Conto alla rovescia per l’assemblea dei frontalieri il 15 febbraio a Varese, tutti schierati contro la tassa sulla salute voluta dal Governo Meloni e ribadita nei giorni scorsi dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha dichiarato che ‘’qualcuno deve pagarla e che se non saranno i frontalieri toccherà ai Comuni’’ .
Sono 92.700 i nostri connazionali che lavorano in Svizzera, ma l’80% si concentra nel Canton Ticino, per questo all’evento di Varese. Che oltre ai delegati di Cgil, Cisl e Uil vedrà presenti anche quelli dei sindacati elvetici Unia, Ocst e Syna.
Al Cinema Teatro di Varese non si parlerà solo di tassa sulla salute che, introdotta nella Legge di Bilancio 2024, impone un contributo ai cosiddetti “vecchi” frontalieri. E che si ritiene violerebbe il trattato internazionale tra Italia e Svizzera, introducendo una doppia imposizione.
I sindacati chiedono lo stop alla tassa, definita ‘’ingiusta’’ e l’apertura di un confronto con le istituzioni territoriali e le regioni Piemonte e Lombardia.