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Attualità | 15 febbraio 2025, 17:20

Pd all’attacco sul decreto sicurezza: “Meno libertà per i cittadini, più ingiustizie”

Anna Rossomando a Spazio Sant’Anna: “La destra riforma lo stato in senso autoritario”

Pd all’attacco sul decreto sicurezza: “Meno libertà per i cittadini, più ingiustizie”

Sottrarre il tema della sicurezza alla destra. Questo il tema dell’incontro organizzato dal Pd a Spazio Sant’Anna su “Ddl del Governo in materia di sicurezza pubblica: meno sicurezza e meno libertà per i cittadini” con la vice presidente del Senato, Anna Rossomando, e Davide Mattiello, responsabile del Dipartimento Legalità del Piemonte.

“So che questa è terra di presenza leghista – ha esordito Rossomando – ma è la prima volta in Italia che abbiamo un governo di destra destra che, con questo decreto, non si occupa solo di sicurezza ma sta riformando in modo autoritario lo Stato. Istituiscono 46 nuovi reati per reati che già c’erano ma con aggravanti rispetto a prima. Colpiscono i deboli e favoriscono i colletti bianchi. Due soli esempi: il decreto sui rave party e l’abolizione dell’abuso d’ufficio. Di fronte a fatti gravi come quello di Caivano, dispongono il carcere per i minorenni."

"I pochi soldi che c’erano li tolgono alla scuola e ai Comuni. Stiamo tornando al delitto d’autore, una concezione in vigore negli anni ’30 del secolo scorso. Introducono norme manifesto come ilo reato di blocco stradale: ancora per poco per le manifestazioni pacifiche, senza atti di violenza, si rischia solo una sanzione amministrativa. Non sarà più così Un carcerato che, con 40 gradi all’ombra, rifiuterà di rientrare in cella sarà sanzionato penalmente. Alle rivolte nelle carceri, ai suicidi mai così alti non solo fra i detenuti ma anche fra gli agenti di polizia penitenziaria, il governo reagisce con la nomina di un Commissario incaricato di realizzare nuove carceri: ci vorranno almeno 2-3 anni."

"E i fondi per pagare il Commissario, che va pagato, vengono sottratti alla giustizia riparativa, ai progetti di inclusione. Da avvocato m’è capitato di assistere un commercialista che ha optato per la giustizia riparativa controllando bilanci sospetti e rendendo un servizio pubblico. E’ dimostrato che la giustizia riparativa abbatte il rischio di recidiva. Come Pd avevamo proposto l’obbligatorietà di misura alternative alla detenzione di donne con bimbi da 1 a 3 anni. L’hanno reso facoltativo. Quello delle rom che delinquono è un problema reale ma va risolto diversamente”.

Rossomando, sia nella premessa che nelle conclusioni, ha sostenuto: “Non dobbiamo avere paura di occuparci di sicurezza ma dobbiamo farlo nel modo giusto e contrastando un disegno che sta andando avanti, non solo in Italia di riforma delle società in senso autoritario”.

Redazione

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