Pieve Vergonte e Omegna hanno ricordato l’81° anniversario della battaglia di Megolo, dove nel febbraio 1944 caddero il capitano Filippo Beltrami e altri 11 partigiani. La parte conclusiva delle cerimonie si è svolta all’alpe Cortavolo, dove avvenne la battaglia tra i partigiani e le truppe tedesche.
Domenica pomeriggio tutto è iniziato in piazza San Lorenzo, con il raduno e l’intervento del sindaco pievese, Maria Grazia Medali, che ha ricordato l’importanza storica e morale di quella battaglia. Oratrice è stata Lidia Tilotta, giornalista Rai. che ha tratto ad esempio don Pino Puglisi, il parroco ucciso dalla mafia a Palermo, per il suo pensiero e le sue lotte per ricostruire una società equa, più giusta.
A Pieve Vergonte, nei giorni precedenti, erano stati presentati due libri: ‘Il valore di una scelta’’ , la drammatica storia della deportazione dei soldati italiani nei lager nazisti, un racconto firmato dall’insegnante siciliana Pietra De Blasi, e ''Lacrime di sale'', della giornalista Rai, Lidia Tilotta.
A Omegna domenica era presente anche Luca Beltrami, figlio di Filippo. Nella città cusiana erano in programma la messa, il corteo, i fiori ai monumenti ai caduti di tutte le guerre e ai cippi dei partigiani. Vi ha partecipato anche Andrea Furegato, sindaco di Lodi, che ha tracciato il collegamento tra la Resistenza e la nascita della Costituzione e dei valori della Repubblica. Così come Daniele Berio, sindaco di Omegna, ha detto della necessità di trasformare queste celebrazioni in concreti gesti quotidiani e della necessità di insegnare i giovani la storia della Resistenza, per la quale molti giovani di allora sacrificarono la vita.