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Il punto di Beppe Gandolfo | 18 febbraio 2025, 08:20

Vogliono farci smettere di bere vino?

"Non è una boutade. L’ ipotesi è assai realistica: l’Unione europea vorrebbe, infatti, impegnarsi ad apporre delle scritte sulle bottiglie, finalizzate a scoraggiare l'uso di alcolici, oltre ad aumentare la tassazione sul consumo di vino".

Vogliono farci smettere di bere vino?

“Nuoce alla tua salute”. “Questo prodotto provoca dipendenza”. “Fumare fa male a te e a chi ti sta vicino”. “Il fumo provoca il cancro”. Ormai abbiamo fatto l’abitudine a queste scritte sui pacchetti di sigarette, e anche alle crude e macabre foto che accompagnano questi avvisi allarmistici.

Ma se scritte e foto comparissero sulle belle etichette delle bottiglie di vino?

Non è una boutade. L’ ipotesi è assai realistica: l’Unione europea vorrebbe, infatti, impegnarsi ad apporre delle scritte sulle bottiglie, finalizzate a scoraggiare l'uso di alcolici, oltre ad aumentare la tassazione sul consumo di vino.

Una follia tutta ideologica? Certamente la prevenzione e la promozione di stili di vita sani sono obiettivi fondamentali, che meritano il massimo impegno da parte delle Istituzioni e della società. 

Ma non credo che le campagne allarmistiche perseguano questi scopi, più che meritori. O se invece non siano subdoli modi per aumentare la pressione fiscale su un settore che in Italia è vitale e prospero: 240mila i viticoltori italiani che offrono opportunità di lavoro per 1,3 milioni di occupati. Il comparto conta ben 6.500 imprese, 16.800 ettari di superficie vitata e una produzione di quasi 1 milione di ettolitri, pari a circa 100 milioni di bottiglie all’anno, perlopiù a marchio DOC o DOCG.

Il vino rappresenta un patrimonio importantissimo del Made in Italy. 

Le nostre forze sindacali (la Colidiretti è già pronta alla mobilitazione) e le forze politiche debbono difenderlo da tentativi di colpevolizzazione, senza tener conto di una storia millenaria che ha contribuito, non solo a far grande il nostro sistema agroalimentare, ma si inserisce appieno nella Dieta Mediterranea, che in questi anni ha visto gli italiani primeggiare per longevità a livello europeo e mondiale.

Come sempre va punito l’abuso e non il parco consumo.

E poi, educhiamo i giovani a bere consapevolmente, senza rovinare le belle etichette delle nostre bottiglie di vino con scritte allarmistiche, inutili e deturpanti.

Beppe Gandolfo

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