Cultura - 26 febbraio 2025, 05:20

A Marzo la prima nazionale de ''Il Bar del Cult''

Il documentazione della commedia italiana ideato da Rocco De Vito e realizzato dal regista Mirko Zullo

Sarà a marzo l’anteprima nazionale del documentario sulla Commedia Italiana dal titolo “Il Bar del Cult”. Il progetto, ideato da Rocco De Vito con la regia di Mirko Zullo di Chapeau Films Italy verrà quindi finalmente proiettato in una location che presto verrà svelata. Un lungo lavoro che ha visto coinvolti molti protagonisti del cinema italiano: Lino Banfi, Carlo Verdone, Jerry Calà, Sergio Martino, Pippo Franco, Andrea Roncato, Carmen Russo e molti altri.

Il progetto cinematografico si presenta come un docufilm on the road. A dare voce alla trama sono direttamente l’ossolano Rocco De Vito (ideatore del progetto Il Bar del Cult) e il verbanese Mirko Zullo (regista), due ragazzi figli degli anni ‘80 e ‘90, che partiranno per un viaggio dalla provincia italiana del Nord Italia fino alla Capitale, per rispondere a delle domande: cosa ha davvero significato la Commedia all’Italiana per il nostro paese? Perché allora erano film di serie B e oggi dei veri e propri cult, e non solo nel nostro bel Paese? Il concetto di “vale tutto”, del “politicamente scorretto”, valeva più allora che oggi? Non ultimo, erano davvero film maschilisti?

Attraverso la voce dei diretti protagonisti di quella stagione del cinema italiano (attori e attrici, registi, produttori, critici cinematografici, musicisti, vignettisti), Rocco De Vito e Mirko Zullo cercheranno di trovare risposta a queste domande, per cercare di capire come mai, tutto d’un tratto, tali fenomeni si sono eclissati e la commedia all’italiana non è mai più stata la stessa da allora.

Spiegano i promotori: “Noi figli degli anni ’80 e ’90 siamo cresciuti con questi personaggi e con alcune pellicole oggi diventate Cult. E’ nata quindi l’esigenza, di raccontare un periodo florido per il nostro cinema, che ci piace definire “rassicurante” perché ci rilassa e ci fa sorridere. A volte però anche amaramente perché affronta, in maniera ironica, alcune tematiche sociali importanti. La commedia ha raccontato ognuno di noi, ha raccontato l’Italia e gli italiani nei pregi e nei difetti in maniera semplice ma incisiva dando vita a tormentoni che ancora oggi citiamo e a personaggi iconici”.

 

Redazione