Attualità - 05 marzo 2025, 18:00

Pesca sul lago Maggiore, modifiche ai divieti in primavera e nuove zone di tutela

Le regole sono introdotte per proteggere la fauna ittica nel periodo delle riproduzioni

Il commissario italiano alla pesca sul lago Maggiore, Marco Zacchera, comunica che per meglio proteggere la fauna ittica del lago nel periodo delle riproduzioni primaverile e come già comunicato con apposite ordinanze, il divieto di pesca al luccio, lucioperca e pesce persico è stabilito da quest’anno a partire dalle 12.00 del 15 marzo fino alle 12.00 del 31 maggio.

Inoltre, come già avviene nelle acque svizzere nell’area protetta delle “Bolle di Magadino”, e nella già istituita zona di protezione alla foce del fiume Toce (nell’area che va dall’ex osteria “Prussian” all’Hotel Carillon tra Baveno e Feriolo, area nella quale dal 15 marzo al 31 maggio è vietata la pesca da imbarcazione sia professionale che dilettantistica a qualsiasi specie ittica) un analogo provvedimento sarà in vigore  da quest’anno a titolo sperimentale nell’area meridionale del lago compresa tra la foce del torrente Vevera, nel comune di Arona, la foce della Roggia Zinasco (spiaggia Cariplo) nel comune di Angera e il ponte di Sesto Calende. In questa zona, nel periodo tra il 15 aprile e il 31 maggio sarà quindi vietata la pesca sia professionale che dilettantistica da qualsiasi tipo di imbarcazione.

 “Abbiamo preventivamente sentito le associazioni pescatori e i proprietari dei diritti di pesca e i concessionari: ci rendiamo conto che queste misure possano ridurre, sia pur temporaneamente, le possibilità di pesca in quella zona di lago e che quindi si chiede  qualche sacrificio in più ai pescatori – sottolinea il commissario Zacchera – ma la decisione è stata presa allo scopo di migliorare lo stato di protezione di specie ittiche importantissime per la pesca sul lago Maggiore, sia dilettantistica che professionale, come i coregoni, il luccio e il pesce persico”.

Comunicato Stampa - l.b.