Cronaca - 10 marzo 2025, 13:49

Arrestati due professionisti e un pubblico ufficiale del Frusinate

La Guardia di Finanza di Verbania ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre persone, coinvolte in un’indagine su presunti illeciti

 

I finanzieri del Comando Provinciale del Verbano-Cusio-Ossola, all’esito di articolate attività delegate dalla Procura della Repubblica di Verbania, hanno dato esecuzione, in data 7 marzo, ad una ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Verbania, con cui venivano disposti la custodia carceraria nei confronti di un avvocato del foro di Cassino e gli arresti domiciliari nei confronti del figlio di quest’ultimo, anche lui avvocato iscritto allo stesso foro, nonché di un Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, in servizio nel frusinate.

Le attività investigative, puntualmente coordinate dalla Procura della Repubblica di Verbania, hanno preso spunto da parallele attività di polizia giudiziaria svolte nell’ambito di un procedimento penale, incardinato presso la medesima Procura, per reati fallimentari a carico, oltre che dei due legali attinti dalle misure, anche di un imprenditore ossolano.

Le attività hanno consentito, a latere, anche di individuare plurimi episodi di corruzione consistiti nel commettere reiterati atti contrari ai doveri d’ufficio quali la divulgazione di informazioni riservate in violazione del segreto istruttorio di svariati procedimenti penali che a diverso titolo vedevano coinvolti i due avvocati, nonché reiterati accessi abusivi alle banche dati in uso alle Forze di Polizia e all’Autorità Giudiziaria, finalizzati, nel complesso, ad agevolare le condotte delittuose poste in essere dai medesimi professionisti.

Gli stessi avvocati, nel parallelo procedimento, sono stati colpiti dal sequestro preventivo di beni, anche in relazione a somme che gli indagati hanno tentato invano di giustificare attraverso molteplici e ingenti vincite sportive.

L’individuazione dei sodali e la ricostruzione degli episodi di corruttela sono state rese possibili grazie alle articolate indagini svolte dai militari della Guardia di Finanza, sotto il costante impulso della Procura, attraverso l’analisi di quanto sottoposto a sequestro a fini probatori, tra cui dispositivi informatici e copiosa documentazione, nonché attraverso l’esame delle chat tra il carabiniere infedele e i due professionisti.

Il presente comunicato viene effettuato in ossequio al D. Lgs. 106/2006, come modificato dal D. Lgs. 188/2021, nel rispetto del diritto della persona sottoposta a indagini/imputato, da ritenersi non colpevole fino a sentenza definitiva, in quanto ricorrono “specifiche ragioni di interesse pubblico che lo giustificano” per la particolare rilevanza pubblica dei fatti oggetto degli accertamenti e per le esigenze costituzionalmente tutelate connesse al diritto all’informazione, al fine di fornire notizie in modo trasparente e rispettoso dei diritti degli indagati e delle parti offese.

comunicato stampa guardia di finanza