"Servono fatti, non proclami. Il sindaco di Verbania si perde in pochezze finalizzate a tacitare la minoranza e intanto la città e i cittadini perdono un servizio fondamentale come la filiale di Banca Intesa di Pallanza. È di oggi la notizia che dall'estate verrà accorpata a quella di Intra". Lo dichiara la capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Mirella Cristina. La comunicazione della chiusura della filiale di Intesa San Paolo a Pallanza era giunta all'improvviso lo scorso 5 marzo, subito il sindaco aveva dichiarato il suo impegno per evitare l'impoverimento di Pallanza, basti pensare al disagio che da giugno si creerà per le attività commerciali e per i cittadini che fanno capo alla filiale pallanzese.
"Uncem Piemonte e i sindaci di Baveno e Baceno, altri comuni interessati dagli accorpamenti, almeno hanno fatto una battaglia, seppur difficile, per scongiurare la chiusura, così come è avvenuto negli anni scorsi per la filiale di Trobaso con il coinvolgimento dei residenti - prosegue Cristina -. Ad oggi non si conoscono le proposte concrete del sindaco, Albertella al momento non assicura neanche il mantenimento del bancomat a Pallanza".
L'azzurra rimarca: "Per la città e i cittadini chiediamo meno proclami più fatti, meno inezie come le tante energie spese per mandare a casa un presidente di quartiere o per modificare un regolamento di consiglio comunale per impedire alla minoranza di avvicinarsi al tavolo della giunta. Serve invece un impegno concreto sulle tante problematiche aperte, a partire dal futuro dei lavoratori di Barry Callebaut: l'amministrazione Albertella ha autorizzato l'ampliamento di Plastipack, ha pensato ad un eventuale reimpiego, per le mansioni compatibili, dei dipendenti dell'azienda dolciaria?".
"Infine chiedo - conclude Cristina - : nella partita con Intesa San Paolo, perché l'assordante silenzio di quei consiglieri comunali di maggioranza che risiedono proprio a Pallanza?".