Il 6 marzo scorso si è tenuto un incontro presso la locale Procura della Repubblica dove il gabinetto interregionale di polizia scientifica di Torino, unitamente al personale del gabinetto provinciale della Questura di Verbania, ha presentato tutti i servizi offerti a costo zero e le novità scientifiche e tecnologiche utili agli accertamenti tecnici - giudiziari nell’ambito del procedimento penale.
All’incontro hanno preso parte il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Verbania e tutti i sostituti procuratori interessati alle attività di competenza della polizia scientifica che, come è noto, è la struttura centralizzata che interviene quando, per l'espletamento di accertamenti di polizia giudiziaria e preventiva, sono richieste particolari competenze nel campo delle scienze biologiche, chimiche, fisiche, dattiloscopiche ed altre.
Per il Piemonte e per la Valle d’Aosta ha competenza territoriale il gabinetto interregionale di polizia scientifica di Torino che vede estesa la sua area biologica anche alla Liguria ed alla Toscana. Lo stesso è suddiviso in quattro aree, ognuna con diverse competenze, legate alle attività specifiche a cui è preposto il gabinetto. È diretto da un funzionario di polizia che si avvale di quattro direttori di area specializzati: l’accesso è infatti riservato ad operatori con formazione specifica in area chimica, fisica o biologica.
La prima area si occupa di dattiloscopia giudiziaria e preventiva. In particolare, il laboratorio di dattiloscopia giudiziaria ha competenza per gli accertamenti dattiloscopici di carattere giudiziario: giudizi dattiloscopici con dettagliata relazione per le tracce papillari evidenziate sui luoghi di reato e sui reperti attinenti; impiego del sistema Afis per la ricerca e archiviazione delle tracce papillari; estensione, su richiesta, di ricerche dattiloscopiche presso altre forze di polizia; rilascio di uno specifico corredo dimostrativo, in formato digitale, fornito in caso di identificazione dattiloscopica con evidenza delle corrispondenze di identità accertate; indicazioni circa il collegamento ad altri episodi delittuosi qualora le tracce papillari risultino lasciate da un medesimo individuo fotosegnalato; riesame di casi irrisolti del passato le cui tracce papillari non sono state ancora identificate (cold case).
La dattiloscopia preventiva si occupa di fornire esiti in merito a richieste Cui, elenchi di precedenti dattiloscopici, cartellini segnaletici, foto segnaletiche, anche per casi dubbi di identità, omonimie fornendo immediato riscontro anche per le persone fotosegnalate dalla polizia locale. La sezione si occupa altresì di fornire riscontri per le impronte recuperate da cadaveri ignoti.
Aisc (Analisi Investigativa Scena del Crimine) è composta da personale specializzato che coadiuva gli uffici provinciali nello svolgimento di sopralluoghi su scene del crimine particolarmente complesse, utilizzando strumenti di ultima generazione. Il personale dispone di laser scanner per documentare tridimensionalmente la scena del crimine e si occupa altresì di riesaminare delitti irrisolti alla luce delle moderne conoscenze scientifiche e innovazioni tecnologiche. È in grado di effettuare la ricostruzione in 3d della scena del crimine, sopralluoghi delegati dall’autorità giudiziaria, ricerca tracce biologiche sul campo con dispositivi portatili e luci forensi.
La seconda area è composta dal laboratorio chimico forense, dalla sezione relativa alle indagini grafiche e documentali e dalla sezione relativa alla evidenziazione di impronte latenti. Il primo, tramite personale altamente specializzato, effettua analisi chimiche e relazione in maniera esaustiva su: polveri o sostanze incognite, esplosivi integri con ricostruzione della funzionalità degli ordigni; infiammabili sia in tracce che integri, indicazione della tipologia di sostanze e segnalazione al dipartimento delle politiche antidroga ai fini dell’inserimento nelle tabelle ministeriali per nuove sostanze o sostanze sotto monitoraggio. Il laboratorio per le indagini grafiche o documentali svolge attività allo scopo di determinare l’alterazione la contraffazione dei documenti, viene verificata l’autenticità di firme, documenti olografi, comparazione di scritture anonime. Le attività vengono svolte con strumentazione all’avanguardia come il comparatore videospettrale e microscopi, con i quali tutte le attività vengono documentate anche fotograficamente. Il laboratorio di evidenziazione impronte latenti svolge i procedimenti chimici volti all’esaltazione di impronte su superfici di varia natura o reperti raccolti in sede di sopralluogo.
La terza area si occupa di indagini balistiche. Nello specifico comprende la descrizione, classificazione e identificazione delle armi mediante prove di sparo al balipedio, nonché accertamenti tecnici su manufatti balistici quali cartucce, bossoli e proiettili mediante l’uso di microscopi comparatori. Il personale effettua sopralluoghi tecnici finalizzati alla determinazione e ricostruzione delle traiettorie balistiche ed effettua misurazioni sulla potenza erogata dalle armi. Acquisisce le immagini di bossoli e proiettili e le confronta con quanto in banca dati per verificare le eventuali ricorrenze significative in ambito investigativo e forense. Si occupa altresì di analisi e rigenerazione matricole abrase. La sezione sulle indagini elettroniche, informatiche e telematiche effettua l’estrazione forense delle informazioni contenute all’interno dei dispositivi elettronici e l’analisi forense delle tracce audio e video dei dati in essi contenuti.
La quarta area si occupa di genetica forense. Questo laboratorio ha competenza territoriale anche per la Liguria. Gli accertamenti tecnici svolti per mezzo di tecniche di biologia molecolare sono finalizzati all’identificazione degli autori di reato, all’attribuzione di identità a resti cadaverici non identificati e alla verifica di rapporti di parentale in ambito penale. L’evoluzione tecnologica permette oggi di ricavare un profilo genetico (Dna) non solo dalle più comuni matrici biologiche come il sangue, la saliva, ma anche da oggetti o reperti rinvenuti sulla scena del crimine o riferibili all’evento che sono stati anche solo semplicemente toccati.
Il gabinetto interregionale, in collaborazione con il servizio polizia scientifica di Roma promuove un continuo progresso tecnologico anche attraverso lo sviluppo di nuovi applicativi e all’affinamento delle procedure tecniche.