Nel corso del 2024 il valore delle esportazioni dell’Alto Piemonte, area costituita dalle quattro province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, si è attestato sopra i 12,7 miliardi di euro, registrando un lieve aumento in termini di valore, pari al +3,5%, rispetto al corrispondente periodo del 2023. Il dato, della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, deriva da dinamiche estremamente differenti tra i principali settori di attività economica: in particolare il tessile abbigliamento (che rappresenta ben il 30,8% dell’export totale dell’area) ha registrato un aumento del +7,8%, trainato però dalla componente abbigliamento delle province di Vercelli e Novara, mentre le lavorazioni tessili, in particolare del Biellese, sono risultate in evidente affanno.
Per quanto riguarda la provincia del Verbano Cusio Ossola, nel 2024 l’export provinciale risulta in sostanziale tenuta (+1,1%) in termini di valore rispetto al 2023, con marcate differenze tra i diversi settori. I dati e le percentuali devono essere valutati in riferimento a valori assoluti piuttosto bassi in alcuni comparti. Guardando ai settori di maggiore importanza, quello dei metalli di base e prodotti in metallo, che rappresenta il 22,8% dell’export provinciale, registra un calo del -14,9%. Anche l’industria della gomma-plastica vede un dato al ribasso pari al -5,5%. Bene, invece, la chimica in crescita del +5,2% mentre in misura più contenuta cresce il valore dell’export dei macchinari (+2,8%).
Come registrato a livello nazionale, il 2024 si conferma un anno felice per l’alimentare che, sia pure su valori assoluti di minore rilievo, segna un interessante crescita del +21,4%.
Per quanto riguarda i mercati di sbocco l'Unione Europea assorbe il 63,6% delle vendite all’estero, registrando una crescita rispetto al 2023 (+6,6%). La quota dell’export extra-UE si attesta al 36,4%, registrando una decisa contrazione (-7,2%). La Germania ha perso il ruolo di principale mercato di sbocco data la forte contrazione delle esportazioni, pari al -9,7%, a favore della vicina Svizzera, che registra comunque un calo pari al -8,8%. Crescono del +3,9% le esportazioni verso la Francia, terzo mercato di riferimento.