Attualità - 24 marzo 2025, 07:30

Oggi è la Giornata dei missionari martiri

Il 24 marzo si celebra la 33ª Giornata dedicata ai missionari uccisi nel mondo

Oggi si celebrerà la 33ª Giornata dei missionari martiri, un appuntamento di profonda memoria e riflessione dedicato a tutti coloro che hanno perso la vita mentre annunciavano il Vangelo e si dedicavano al servizio degli ultimi. La data non è casuale: il 24 marzo del 1980 veniva assassinato Sant’Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, colpito a morte mentre celebrava la Messa. Il suo sacrificio è diventato simbolo di una missione che, ancora oggi, porta molti uomini e donne a rischiare la vita per la loro fede e il loro impegno a favore della giustizia.

Questa giornata non si limita a ricordare chi è stato ucciso “in odio alla fede”, ma si allarga a tutti quei missionari che hanno perso la vita in contesti difficili, vittime di violenza, ingiustizia e persecuzione. Il termine “martire” viene quindi inteso nel suo senso più ampio di “testimone”, sottolineando la dedizione di chi ha servito il Vangelo fino all’estremo sacrificio.

Quest’anno il tema scelto da Missio Giovani è “Andate e invitate”, un invito ispirato alla parabola evangelica del banchetto nuziale raccontata nel Vangelo di Matteo. Quando gli ospiti rifiutano l’invito del re, questi manda i suoi servi a chiamare chiunque trovino lungo le strade, senza esclusioni. Un’immagine potente che richiama il senso profondo della missione cristiana: non stancarsi mai di uscire, di annunciare, di invitare all’incontro con Dio, anche in un mondo spesso indifferente o ostile. Dio, grande nell’amore e ricco di misericordia, è sempre in movimento verso ogni uomo, e chiede ai suoi figli di fare altrettanto.

Purtroppo, il cammino missionario continua a essere segnato dal sangue. Secondo il rapporto dell’Agenzia Fides, nel 2024 sono stati uccisi otto sacerdoti e cinque laici, con il continente africano e quello americano ancora una volta in testa a questa drammatica statistica. Tra le vittime ci sono sacerdoti assassinati in Sudafrica, Camerun, Colombia, Ecuador e Messico, insieme a catechisti e volontari uccisi in Burkina Faso, Repubblica Democratica del Congo, Brasile e Honduras. Ma anche l’Europa ha vissuto tragedie simili: in Spagna, il frate francescano Juan Antonio Llorente è stato assassinato nel suo monastero, mentre in Polonia padre Lech Lachowicz, 72 anni, è morto dopo essere stato aggredito nella sua canonica.

Dietro ognuno di questi nomi c’è una storia di fede, coraggio e dedizione, spesso sconosciuta al grande pubblico, ma che merita di essere ricordata. Per questo, in occasione della giornata, il sito missioitalia.it mette a disposizione materiali di approfondimento, sussidi liturgici e testimonianze per aiutare parrocchie e gruppi a riflettere su queste vicende e sul significato della missione oggi.

Celebrando questa giornata, non ci si limita a guardare al passato, ma si rinnova un impegno: quello di essere testimoni autentici, ovunque e comunque, rispondendo all’invito che risuona nel cuore della Chiesa e di ogni credente: “Andate e invitate”.

comunicato stampa a.f.