Attualità - 26 marzo 2025, 08:00

Soccorso Alpino: nel 2024 la delegazione Valdossola ha effettuato 324 operazioni

Il Sasp ha diffuso i dati relativi alle attività dello scorso anno: 1.646 le persone soccorse in tutta la regione

Il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (Sasp) ha diffuso il report riguardante le attività svolte nell’anno 2024. In sintesi, il Sasp ha segnato 1.916 eventi di soccorso, 1.437 missioni di soccorso e 1.646 persone soccorse. Questo tipo di attività viene svolto dal servizio piemontese del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) a cui la Repubblica italiana attribuisce le attività di soccorso e recupero degli infortunati in montagna, in ambiente ipogeo e in terreno impervio. Il Sasp effettua attività di soccorso sanitario in convenzione con l’Azienda Zero della Regione Piemonte.

Numeri importanti per la delegazione Valdossola, la prima in Piemonte per numero di volontari e per l’ampiezza del territorio presidiato, che spazia dalle rive del lago Maggiore fino ai ghiacciai al confine con la Svizzera. Nel 2024, i 216 soccorritori delle undici stazioni della delegazione – Baceno/Devero, Bognanco, Domodossola, Formazza, Macugnaga, Omegna, Ornavasso, Valgrande, Valle Vigezzo, Varzo e Villadossola/Antrona – hanno effettuato 324 operazioni di soccorso (nel 2023 sono state 299) e hanno soccorso 307 persone (contro le 321 dell’anno precedente).

Osservando i dati del Sasp a livello regionale, emerge che delle 1.437 missioni effettuate, 973 si sono svolte con il supporto dell’elicottero di soccorso (68%), mentre 464 sono state effettuate dalle squadre a terra (32%). Di tutte le missioni svolte, 1.313 hanno riguardato interventi a carattere sanitario o a carico di infortunati esposti a rischio evolutivo; 124, invece, sono ricadute nella sfera delle operazioni di Protezione Civile (supporto operativo per calamità naturali, supporto a enti o supporto veterinario).

Le 1.313 missioni di soccorso sanitario hanno riguardato in maggioranza incidenti e infortunati nello svolgimento delle attività del tempo libero svolte in ambiente impervio montano; tra essi, oltre al recupero di infortunati sul territorio montano si sono effettuati 6 interventi in valanga e 129 ricerche. Purtroppo, si è osservato un incremento nella gestione di false chiamate, molto spesso attribuibili agli allarmi automatici inviati per errore da

dispositivi tecnologici indossabili: esse ammontano a 72 chiamate.

Dei 1.646 pazienti soccorsi, 555 sono rimasti illesi, 1.017 sono rimasti feriti mentre 74 sono deceduti. Le persone soccorse sono per il 90% di nazionalità italiana, seguono al 2% Francia e Germania. In percentuale inferiore all’1% gli altri paesi. Per il 75% si tratta di uomini, mentre per il 25% donne. Per quanto riguarda l’età, si registra un picco nella fascia tra i 50 e i 70 anni (12%); seguono le fasce tra i 20 e i 50 anni e, infine, tra i 70 e gli 80.

l.b.