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Politica | 30 marzo 2025, 16:56

Stop liste d’attesa: il Pd scende in piazza in 50 città piemontesi per difendere la sanità pubblica

Il segretario regionale Domenico Rossi ha ribadito l'importanza di garantire una sanità pubblica efficiente e accessibile a tutti, criticando la gestione attuale e chiedendo maggiori investimenti e risorse per il settore.

Una mobilitazione regionale che ha coinvolto 50 piazze in tutto il Piemonte quella lanciata dal Partito Democratico nella giornata del 29 marzo, nell'ambito della campagna Stop Liste d’Attesa per informare la cittadinanza sulla possibilità di attivare il percorso di tutela nel caso in cui non si riesca a ricevere le visite nei tempi previsti dalla ricetta. Una campagna «che ha evidenziato una volta di più l'insostenibile situazione delle liste d'attesa nella sanità piemontese» sottolinea il segretario regionale Domenico Rossi che aggiunge «la partecipazione massiccia dei cittadini testimonia il profondo disagio vissuto quotidianamente nell'accedere a servizi sanitari essenziali. Ringrazio le donne e gli uomini del partito democratico piemontese che hanno reso possibile  la mobilitazione di queste ore e che continueranno a impegnarsi per la sanità pubblica».

«La salute è un diritto fondamentale. Non deve essere né un privilegio né una concessione» sottolinea il segretario «per questo abbiamo voluto continuare la battaglia a tutela del servizio sanitario pubblico che portiamo avanti da due anni, questa volta mettendoci a servizio dei piemontesi e aiutandoli a ricevere le cure nei tempi previsti dalle ricette. Non solo, abbiamo chiesto alla destra in consiglio regionale di uniformare la procedura di accesso al percorso di tutela e di renderla automatica in fase di prenotazione presso il cup».  

«Gli innumerevoli annunci e le promesse di Cirio non hanno portato nessun miglioramento. Anzi assistiamo a un disegno di smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale, come dimostra il record in negativo di investimenti in sanità con l’ultima finanziaria del governo Meloni che ci fa scivolare sotto la soglia del 6%» denuncia Rossi «il PD chiede con forza maggiori risorse a livello nazionale, stipendi più alti per il personale, un piano straordinario di assunzioni e il potenziamento della medicina territoriale. La salute dei piemontesi non può più attendere e per questo è tempo di dire basta a una gestione inefficace e dannosa. Continueremo a mobilitarci,, dentro e fuori le istituzioni, per costruire un'alternativa che rimetta al centro il diritto alla salute, l'equità e la dignità di ogni cittadino» conclude.

comunicato stampa

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