In Piemonte mancano all'appello quasi 500 Vigili del Fuoco. Le situazioni più critiche in organico sono a Vercelli e Novara, ma anche gli altri comandi sono in sofferenza. L'attuale corso di formazione per il passaggio a Capo Squadra non risolverà la carenza, lo sposterà.
Turni massacranti
Per coprire le carenze i vigili del fuoco sono costretti a turni massacranti di dodici ore, straordinari continui e squadre con una persona in meno per consentire i riposi.
Un quadro destinato ad aggravarsi, complice i pensionamenti ed i passaggi interni con concorso previsti da qui a fine 2025. Una situazione denunciata in Consiglio Regionale a marzo dai pompieri, che hanno poi deciso di proclamare lo Stato di Agitazione.
Problemi che oggi torna a rilanciare la FP CGIL, invitando i "lavoratori a riflettere anche sull’attuale inquadramento contrattuale del Corpo e sulla tanto decantata equiparazione con altri del comparto sicurezza".
Strumentazione inadeguate
Oltre alla carenza di persone e turni con personale risicato, "le attrezzature e i DPI sono spesso inadeguati o obsoleti. Alcuni indumenti in dotazione contengono PFAS, e la maggior parte delle tubazioni e dei serbatoi non sono mai stati bonificati dopo l’abbandono dei vecchi liquidi schiumogeni, anch’essi contenenti PFAS".
Da tempo la FP CGIL chiede a livello nazionale, un piano straordinario di assunzioni. "Attualmente, circa 4.000 persone - chiariscono - sono in attesa di entrare in servizio tra vincitori del concorso da 330 posti e personale da stabilizzare. Nel frattempo, la procedura per il nuovo concorso da 350 posti procede con estrema lentezza".
"Senza interventi urgenti, altrimenti non sarà più possibile garantire un soccorso efficace e sicuro" conclude il sindacato.