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Cultura | 09 aprile 2025, 14:30

"Passaggi di speranza": Andrea Pozzetta presenta il suo nuovo libro dedicato a contrabbandieri e partigiani

L'incontro con l'autore è in programma venerdì 11 aprile alla Società Operaia di Intra

"Passaggi di speranza": Andrea Pozzetta presenta il suo nuovo libro dedicato a contrabbandieri e partigiani

Venerdì 11 aprile alle 20.45 nella sala della Società Operaia di Intra si terrà la presentazione del libro “Passaggi di speranza. Contrabbandieri, passatori, fuggiaschi e partigiani in Ossola e Verbano”, ultimo lavoro di Andrea Pozzetta edito da Tararà. L’autore dialoga con la giornalista Arianna Parsi.

“C’è stato un tempo, una manciata di mesi, in cui i territori e i sentieri di frontiera tra Italia e Svizzera furono quotidianamente percorsi da migliaia di esseri umani in fuga. Furono le settimane e i mesi immediatamente successivi all’8 settembre 1943, quando uno straordinario susseguirsi di tragedie e di eroismi marcò la storia e la coscienza collettiva degli italiani. Profughi, fuggiaschi e perseguitati cercarono allora salvezza verso l’unica oasi di pace nel mezzo di un’Europa sconvolta dal nazifascismo e dalla Seconda guerra mondiale”. Così Andrea Pozzetta, storico e direttore scientifico della Casa della Resistenza di Verbania, scrive nella premessa a “Passaggi di speranza”.

È indubbio che il Verbano e l’Ossola siano stati tra i territori che più di altri hanno attratto perseguitati politici e razziali, fuggiaschi, prigionieri, disertori, renitenti, in cerca di aiuto nel tentativo di raggiungere la salvezza. I sentieri da decenni battuti dagli spalloni diventarono per loro le vie di fuga e i loro destini si incrociarono per poco tempo con quelli dei valligiani, dei partigiani ma soprattutto dei contrabbandieri, che detenevano le competenze e l’esperienza per accompagnarli oltre il confine.

Non furono relazioni semplici e lineari, a causa delle contraddizioni oggettive che laceravano la vita delle popolazioni. Il contrabbando era la fonte di reddito per moltissime famiglie, ma l’esportazione clandestina di generi commestibili (come il riso) era vista anche come deprivazione dei beni di prima necessità. I partigiani non sempre convivevano serenamente con i contrabbandieri, anche se non pochi vivevano o avevano vissuto entrambe le esperienze.  Ciò nonostante, moltissimi perseguitati trovarono la salvezza attraverso Ossola e Verbano, incrociando i loro destini con quelli dei combattenti della Resistenza e dei contrabbandieri delle valli. Andrea Pozzetta ci racconta queste storie, non tacendo mai i conflitti e le contraddizioni che caratterizzarono quei tragici mesi.

l.b.

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