Non è ancora stata inaugurata ufficialmente la nuova tribuna dello stadio Liberazione, costata alla collettività circa 400mila euro. Una struttura che ha una serie di criticità incredibili. A cominciare dalla visibilità: per gli ipotetici spettatori della prima fila, 44 in tutto, è impossibile vedere la partita per la presenza di una ringhiera alta 115 cm, della recinzione del campo e delle panchine.
Anche per chi è in seconda fila, la visibilità non è ottimale. Nessuna presa elettrica per giornalisti e operatori della comunicazione, inaccessibilità per i disabili visti i sette gradini che bisogna superare per accedere alla tribuna. Non solo: se anche un disabile dovesse raggiungere la tribuna, perchè accompagnato o sollevato, si dovrebbe per forza mettere nel corridoio in prima fila, con impossibilità di vedere. E oltretutto sarebbe verosimilmente completamente bagnato in caso di pioggia, visto che la copertura in realtà copre solo parzialmente.
Per i disabili ci hanno spiegato che esisterebbe uno stallo a fianco della tribuna: un'area con la terra, quindi inaccessibile, non coperta e con recinzione e panchine davanti e dunque dove non si vedrebbe nulla. Ci sono poi i bagni: porte che non possono essere chiuse e quindi privacy assente per uomini, donne e disabili. I locali adibiti a magazzino non hanno finestre ed aerazione, con condensa e umidità. Questa la situazione dello stadio Liberazione...