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Sanità | 11 aprile 2025, 09:30

Pediacampus a Baveno, oggi il convegno su intelligenza artificiale e telemedicina: "La tecnologia non deve sostituire l’uomo"

Secondo giorno di lavori all'hotel Dino per l'evento promosso da Simpe e Pediacoop H24 Group

Si è aperta ieri all’Hotel Dino di Baveno la 13ª edizione di Pediacampus, evento promosso da Simpe e Pediacoop H24 Group, che fino a domenica riunisce oltre 300 medici da tutta Italia per una quattro giorni di formazione e aggiornamento. Dopo l’avvio dei lavori e l’inizio delle attività nelle sei scuole tematiche — tra cui la prima in Italia dedicata alla telemedicina — i riflettori oggi sono puntati sul tema più atteso di questa edizione: il rapporto tra intelligenza artificiale e medicina.

Il convegno in programma oggi si propone di affrontare, da prospettive diverse, i benefici e i rischi legati all’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito sanitario. A confrontarsi saranno esponenti di primo piano del mondo accademico, scientifico ed ecclesiastico.

"Non dobbiamo farci dominare dalla tecnologia, ma governarla", ha sottolineato monsignor Vincenzo Paglia, presidente dell’Accademia Pontificia per la Vita, intervenendo nel servizio video di presentazione dell’evento. Un concetto ribadito anche dagli organizzatori, che hanno voluto questo workshop proprio per riflettere sui limiti e sulle opportunità dell’AI in sanità.

Al tavolo dei relatori, tra gli altri, il professor Vittorio Fineschi dell’Università La Sapienza di Roma, che interverrà sulla telemedicina in Italia, mentre il professor Giuseppe Rizzo parlerà dei vantaggi dell’AI in ginecologia e diagnostica. Non mancherà una riflessione più ampia sull’umanesimo nell’era digitale, affidata a filosofi, teologi e giuristi come Gherardo Colombo, la professoressa Margherita Daverio e don Carlo Casalone.

L’obiettivo dell’incontro è chiaro: interrogarsi sul futuro della medicina, senza perdere di vista quel rapporto umano e quella sensibilità del medico che nessuna macchina potrà mai sostituire.

"Pediacampus è un’occasione straordinaria di confronto tra specialisti — ha spiegato il dottor Raffaele Pajno, responsabile scientifico dell’evento — e quest’anno abbiamo voluto lanciare un messaggio forte: la tecnologia deve essere uno strumento al servizio della persona, mai il contrario".

“Per noi è un onore ospitare queste sei scuole per il secondo anno consecutivo. Tra queste c’è anche una nuova scuola di telemedicina, che è stata attivata per la prima volta in Italia”, spiega il dottor Fabrizio Comaita, presidente di Pediacoop H24 Group. “Abbiamo coinvolto anche il Vaticano perché è all’avanguardia nell’utilizzo di queste tecniche a distanza, in particolare nelle zone più disagiate”.

Giuseppe Mele, presidente di Simpe: “Da oltre dieci anni ospitiamo medici per la formazione post-laurea e post specializzazione. E ora dobbiamo rinnovarci, per offrire un percorso formativo rispetto ad un tempo, anche perché i tempi stanno cambiando”.

I lavori proseguiranno fino a domenica, con sessioni pratiche e teoriche, in un’edizione che guarda al futuro ma che ribadisce con forza i valori fondanti della professione medica.

Redazione

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