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Regione | 14 aprile 2025, 14:01

Usi civici, Rocchi: “Cinque emendamenti per salvaguardare l’agricoltura piemontese"

La consigliera di Lista Civica Cirio Presidente PML: “Misure doverose per sanare una problematica dovuta a norme datate e a situazioni che è difficile ricostruire" [VIDEO]

La consigliera regionale Elena Rocchi (Lista Civica Cirio Presidente PML)

La consigliera regionale Elena Rocchi (Lista Civica Cirio Presidente PML)

La III Commissione consiliare Agricoltura ha ospitato un’audizione dei rappresentanti di Coldiretti Piemonte per affrontare il tema degli usi civici, una questione che continua a creare incertezze per molte aziende agricole del territorio. 

Gli usi civici sono diritti collettivi di origine antica che permettono a una comunità di usufruire di beni e terreni appartenenti alla collettività, per attività come il pascolo o la raccolta della legna. Una tradizione storica che oggi, però, rischia di entrare in conflitto con le esigenze degli imprenditori agricoli. E in alcuni comuni del Piemonte, come avviene soprattutto nel vercellese, la percentuale di terreni gravati da questa formula legislativa sono il 90%.  

Spesso sono terreni utilizzati da anni per scopi agricoli, a volte addirittura venduti dagli enti locali, nonostante la legge ne preveda l’inalienabilità. Un vuoto normativo che espone gli agricoltori a contenziosi legali e mette in discussione la legittimità della loro attività.

“Con cinque emendamenti alla Legge di Riordino – spiega Elena Rocchi, Consigliera regionale del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale prima firmataria degli emendamenti – ho proposto la rimodulazione dei risarcimenti dovuti e il ricalcolo dei canoni di concessione, oltre a estendere le nuove modalità di calcolo ai contenziosi in corso. Si tratta di un’azione che garantirebbe maggiore efficacia e coerenza applicativa alla conciliazione stragiudiziale, incentiverebbe la regolarizzazione e la definizione di molte vertenze, tenendo conto del fatto che i terreni oggetto di contenzioso sono stati mantenuti e migliorati nel corso degli anni anche con importanti opere di miglioramento e di mantenimento dell’ambiente con minori rischi di danni ambientali sui terreni e a valle degli stessi. Tali misure sono doverose per sanare una problematica dovuta a norme datate e a situazioni che è difficile ricostruire, ma che costituisce un gravoso impedimento per le nostre imprese agricole in anni comunque complessi valorizzando i beni civici nel rispetto degli interessi collettivi”.

Redazione Torino

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