C’è un luogo, tra le rive tranquille del Lago d’Orta e i boschi della Valle Strona, dove i videogiochi non si limitano a intrattenere, ma raccontano storie, proteggono la natura e insegnano a costruire il futuro. È la scuola I.C. “Gianni Rodari” di Crusinallo, che tra gennaio e marzo 2025 ha dato vita a Creogame, un progetto unico nel suo genere, finanziato grazie ai fondi Pnrr e dedicato ai bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Lontano dall’idea di ragazzi isolati dietro uno schermo, Creogame trasforma gli studenti in creatori di mondi digitali. Qui le ore passate davanti al computer non sono più sinonimo di passività, ma diventano un laboratorio di idee dove scienza, tecnologia e fantasia si mescolano. Non è solo coding: è narrazione, progettazione, riflessione. È l’occasione per imparare a pensare in digitale, senza dimenticare il proprio territorio e il valore dell’ambiente.
Il progetto, guidato dalla dirigente scolastica Paola Marchi e dall’artista e innovatore digitale Michele Scaciga, ha dato vita a veri piccoli capolavori. "Dr.Pesce" conduce i giocatori alla scoperta dell’ecosistema del Lago d’Orta, tra creature fantastiche e missioni ecologiche. "Ci vuole un fiore" rende omaggio al grande Gianni Rodari, facendo riflettere sulla sostenibilità attraverso un viaggio poetico nella natura. E poi c’è "Ecopinocchio", dove il celebre burattino prende vita nel cuore della Valle Strona, diventando simbolo di economia circolare e rispetto per l’ambiente.
Ma la vera forza di Creogame non sono solo i giochi creati: è il modo in cui ha trasformato l’approccio dei bambini alla tecnologia. Li ha resi protagonisti, capaci di lavorare in squadra, di risolvere problemi, di usare il digitale come strumento espressivo e creativo. È un progetto che non si ferma al presente, ma guarda avanti, formando le competenze e le mentalità di cui avremo bisogno domani.
I videogiochi realizzati sono visibili sul sito www.creogame.com e raccontano, attraverso grafica e avventure digitali, una nuova generazione di giovani capaci di usare la tecnologia non solo per giocare, ma per raccontare storie che fanno bene al mondo.