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Turismo | 21 aprile 2025, 08:20

Vacanze di Pasqua, boom di presenze negli agriturismi piemontesi

Secondo Coldiretti e Terranostra, sono 1,6 milioni i turisti attesi, con una crescita del 10% rispetto al 2024

Vacanze di Pasqua, boom di presenze negli agriturismi piemontesi

Pasqua rappresenta il primo banco di prova della primavera, solitamente, per le gite fuori porta e gli agriturismi si preparano per accogliere i turisti, molti anche stranieri. La Pasqua 2025 si preannuncia da record per la vacanza in agriturismo, con oltre 1,6 milioni di presenze complessive, tra pernottamenti, pranzi e visite giornaliere, per una crescita vicina al +10% rispetto allo scorso anno. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti/Terranostra Campagna Amica diffusa in vista delle festività pasquali. Il pernottamento medio sarà di tre giorni.

A trainare la crescita è anche il crescente interesse verso forme di turismo esperienziale, che vanno oltre la semplice ospitalità. Dall’enoturismo alle attività sportive come yoga o pilates, fino ai corsi di cucina ed ai cammini rurali: numerose le esperienze che si possono mettere in pratica nelle aree interne.

“La prima voce di spesa si conferma quella del cibo – evidenzia Stefania Grandinetti, presidente di Terranostra Piemonte -. L’enogastronomia è diventata sempre più centrale nelle scelte degli italiani grazie al percorso compiuto dall’agricoltura nazionale verso un’offerta sempre più qualificata che va oltre al solo pernottamento. La vacanza in campagna unisce natura, relax, cultura, enogastronomia e attività all’aria aperta, consentendo di vivere i territori. Un modo autentico di fare turismo, sostenibile e profondamente legato alle tradizioni locali. Oggi più che mai, l’agriturismo è simbolo di un turismo sostenibile, consapevole e identitario, capace di raccontare veramente il territorio".

"La crescita del fenomeno agriturismo rappresenta una straordinaria opportunità per la nostra regione, non solo sul piano turistico ma anche per lo sviluppo economico e sociale delle aree interne – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Questo modello di ospitalità è un motore di rinascita per i piccoli borghi e le campagne, perché crea occupazione, valorizza le eccellenze locali e custodisce la biodiversità”.

Comunicato Stampa - l.b.

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