Attualità - 10 marzo 2021, 09:20

Federconsumatori: “I possessori di buoni fruttiferi postali serie 'Q/P' e 'Q' hanno diritto a percepire interessi maggiori rispetto a quelli liquidati da Poste Italiane”

Il responsabile della sede di Verbania Filocamo: “Una cittadina di Quarna Sopra potrebbe percepire ulteriori 50.000,00 euro rispetto alle somme già incassate”

Federconsumatori: “I possessori di buoni fruttiferi postali serie 'Q/P' e 'Q' hanno diritto a percepire interessi maggiori rispetto a quelli liquidati da Poste Italiane”

L’arbitro Bancario Finanziario (ABF) con la Decisione n. 6142 emessa dal proprio Collegio di Coordinamento, e con le decisioni dei singoli Collegi territoriali (per il Piemonte il Collegio di Torino), ha definitivamente dato ragione ai possessori dei Buoni Fruttiferi Postali della Serie “Q/P”, i quali hanno diritto a percepire interessi maggiori rispetto a quelli liquidati da Poste Italiane. Tali buoni di durata trentennale con elevato rendimento sono stati collocati dal 1986 in avanti, e spesso sono stati fonte di diverse vertenze. La normativa dell’epoca (art. 5 del D.M. 13 giugno 1986) prevedeva che i Buoni originariamente stampati come Serie “P”, al momento dell’emissione dovessero essere trasformati in “Q/P” mediante l’apposizione di due timbri, uno fronte e l’altro retro. Il timbro sul retro aveva la fondamentale funzione di annullare la tabella dei rendimenti prestampata sul Buono stesso, e quindi ridurre gli interessi originari. Il timbro predisposto da Poste ha però modificato i soli tassi di interesse dal primo al ventesimo anno, lasciando immutati quelli dell’ultimo decennio, cioè dal ventunesimo al trentesimo anno. L’ABF nelle molte decisioni emesse ha riconosciuto ai possessori dei Buoni il rendimento originario, cioè quel rendimento dal ventunesimo al trentesimo anno rimasto immutato (e non modificato dai timbri), il quale, spesso, è di diverse migliaia di euro per ogni singolo Buono Fruttifero.Tutti i possessori di tali Buoni hanno quindi diritto a percepire tali importi maggiori. Federconsumatori, mediante le proprie sedi territoriali, è riuscita ad ottenere diverse vittorie in favore dei sottoscrittori. La Sede del VCO sta già istruendo alcuni procedimenti.

Altra questione, molto recente e molto controversa, riguarda la Serie “Q”, anch’essi trentennali e collocati dal 1986 in avanti. A differenza della Serie “Q/P” non sono mai stati modificati da timbri successivi, però oggi, al momento dell’incasso, Poste corrisponde un importo inferiore rispetto alla tabella di rendimento presente sul Buono stesso, giustificando tale decurtazione con la ritenuta fiscale del 12,50% prevista da una normativa risalente al 1997. La questione è molto dubbia, infatti una recente sentenza del Tribunale di Bergamo ha statuito che il criterio di applicazione della ritenuta fiscale da parte di Poste non sarebbe corretto, in quanto decurterebbe annualmente l’importo del montante su cui maturano gli interessi, con la conseguenza di determinare un importo finale inferiore rispetto al dovuto. La questione attiene anche all’ultimo decennio del Buono: Poste piuttosto che liquidare l’importo fisso presente sul Buono, applica arbitrariamente, e senza una specifica disposizione di legge, un interesse del 12%.

Presso la Nostra Sede VCO stiamo analizzando un caso molto particolare di una cittadina di Quarna Sopra, la quale ha già messo all’incasso 23 Buoni Fruttiferi della Serie “Q” risalenti al 1989, cui ovviamente Poste ha già decurtato la ritenuta fiscale. Applicando i criteri forniti dal Tribunale di Bergamo la titolare dei Buoni avrebbe diritto di richiedere a Poste un importo addirittura superiore a 50.000,00 euro, oltre alle somme già riscosse. Mediante il legale di Sede Enzo Iapichino, e l’ausilio di un esperto contabile in materia, si sta valutando la possibilità di intraprendere la via giudiziaria seguendo la traccia fornita dal Tribunale Bergamasco.

Per ogni possibile dubbio, o semplicemente per richiedere la verifica sui propri Buoni Fruttiferi, anche in merito alla prescrizione, è possibile rivolgersi alla Nostra Sede territoriale sita a Verbania Pallanza presso Villa Olimpia in Via Mazzini 19, preferibilmente il martedì pomeriggio (335.105.1111). Proprio sulla “prescrizione” seguiranno importanti aggiornamenti in quanto alcuni errori commessi in passato stanno precludendo il diritto alla riscossione ai possessori dei Buoni Fruttiferi.

Il Responsabile di Sede

Filocamo Orazio

Federconsumatori Verbania

Comunicato Stampa

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