Politica - 09 ottobre 2023, 19:00

Sarà Stefano Costa il candidato unico alla presidenza di Italia Viva Vco

L'annuncio da parte del partito in una conferenza stampa che ha visto Enrico Borghi criticare il Pd, il presidente della provincia Lana e la politica sanitaria della Lega

Foto: Italia Viva, Roberto Graffiti, Stefano Costa, Enrico Borghi

Foto: Italia Viva, Roberto Graffiti, Stefano Costa, Enrico Borghi

Stefano Costa dice definitivamente addio al Pd: sarà il candidato unico alla carica di presidente provinciale di Italia Viva. La sua candidatura sarà proposta al primo congresso provinciale che si terrà il 15 ottobre.

L’annuncio arriva nella conferenza stampa di lunedì pomeriggio a Domodossola, presente il parlamentare Enrico Borghi ed esponenti del partito renziano, che ad oggi conta 45 iscritti nel Vco e che sta facendo  ‘campagna acquisti’.  Dopo l’arrivo di Cinzia Vallone, ex assessore a Verbania, ecco ora quello di Costa. ‘’Siamo in crescita’’ afferma Roberto Graffieti, il coordinatore provinciale che ora passa la mano al neo entrato.

Scelta con cui Costa, che per la segreteria del Pd aveva votato per Stefano Bonaccini, rimarca il disagio patito con la linea dettata oggi dalla segreteria Elly Schlein. Disagio che ha portato l'ex presidente della provincia ad aderire a Italia Viva. Che conferma come in provincia resti il legame con Azione e +Europa.

In casa Italia Viva si spera in altre adesioni da parte di amministratori ‘’che si sentono oggi spaesati’’ e che sono tuttora ancora nel limbo di un Pd che Enrico Borghi definisce arroccato in ‘’logiche conservatoristiche’’.

Un tipo di politica che in provincia accomuna, secondo il senatore, parte del centrodestra e del centrosinistra. Diverse le critiche mosse al Pd. Critiche alla Regione targata Reschigna, quand'era vicepresidente, per non aver appoggiato l’azione che avrebbe portato ad una maggior autonomia – economico finanziaria - del Vco, un’azione che avrebbe allora tolto d’impaccio  l’ente provinciale e che è stata poi portata a termine della Lega.   ‘’Il Pd non ha fatto quello che poi invece ha fatto Preioni (capogruppo leghista in Regione ndr)’’ ha detto Costa che ha ricordato come la Regione, con vice Reschigna, ‘’non avesse capito il momento delicato quand'era stato autorizzato il referendum Pro Lombardia’’.   Ma Italia Viva cita anche il progetto, lasciato cadere, di ‘’chiudere il Coub per far confluire il tutto in un unico centro gestito dalla Provincia’’

‘’In Italia Viva c’è confronto e non imposizioni calate dall’alto – afferma Borghi - . Il sindaco Lucio Pizzi è un nostro interlocutore, che apprezziamo al di là delle sue scelte politiche’’.

Ma è sulla sanità che il partito mette sale e pepe. ‘’La ristrutturazione di due mezzi ospedali  è una scelta farlocca’’ dice Borghi, quasi a voler smontare chi pensava ad una Italia Viva che guardasse ad alleanza con la Lega per le elezioni di Verbania. ‘’La verità – aggiunge – è che una sanità pubblica così nel Vco serve solo alla sanità privata. Anche perché per fare l’ospedale nuovo i soldi ci sono ancora, mentre per sistemare i due mezzi ospedali non ci sono. Anche qui il Pd targato Reschigna ha le sue responsabilità quando affossò il progetto di Piedimulera’’.

Un Pd che ‘’è in un momento iconoclastico – afferma – , che è in una fase di esplosione perché una sua parte sta cercando di cancellare a Verbania l’esperienza dell’amministrazione Marchionini. Una politica conservatrice, comune a quella della destra’’.

Per i dirigenti di Italia Viva invece il Vco deve guardare avanti. ‘’Tra 20 anni – spiega Borghi – questa provincia non avrà sostenibilità, sarà un territorio vecchio e spopolato. Dobbiamo invece avere il coraggio del’innovazione, della proposta, delle idee’’.  

Un parere sulla Provincia? ‘’Condivido con il sindaco Pizzi il giudizio negativo sull’esperienza di questa presidenza provinciale’’ conclude Borghi.

Renato Balducci

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