L'alleanza strategica economica su settori specifici tra Lombardia, Piemonte e Liguria prosegue. Dopo il primo incontro di Genova del luglio scorso i tre assessori regionali allo Sviluppo Economico Guido Guidesi (Lombardia), Andrea Tronzano (Piemonte) e Andrea Benveduti (Liguria) si sono ritrovati oggi a Milano per una giornata di lavoro con imprese, università, associazioni di categoria per sviluppare azioni condivise a sostegno delle aziende. É la 'Cabina economica del Nord Ovest' dove sono stati approfonditi, con tavoli di lavoro specifici, i settori automotive, aerospazio, filiera logistica, industria energetica e microelettronica.
“La strada è tracciata – hanno detto i tre assessori - e l’obbiettivo è senza dubbio ambizioso, costruire filiere interregionali su tematiche di interesse comune che permettano ai tre territori un maggiore sviluppo e nuove opportunità alle imprese”. Il prossimo incontro si terrà a Torino il 7 febbraio 2023. Per la prima tematica, quella dell'automotive, innanzitutto è importante ricordare quanto le regioni del Nord Ovest siano da sempre leader in Italia e ai primissimi posti in Europa. Davanti a tale realtà diventa fondamentale la tutela della filiera con la possibilità, grazie alle nuove tecnologie e studi scientifici, di far nascere nuove possibilità di sviluppo; per questo i tre assessori hanno espresso unanimemente la necessità di una strategia comune di sostegno oltre ad aver discusso di proposte insieme alle associazioni di categoria e di importanti realtà imprenditoriali cercando così di essere maggiormente protagonista in Europa. Punti di assoluta convergenza anche per il settore della microelettronica; in questo caso l’attenzione delle tre regioni si è concentrata sulle risorse umane e sulla formazione, quest’ultimo aspetto fondamentale per affrontare con l’adeguata preparazione le sfide della digitalizzazione. Le regioni, quindi, condividono la “necessità di colmare il gap domanda-offerta mettendo al centro il rapporto tra mondo dell’istruzione e mondo dell’azienda”; le proposte sono quelle di iniziative “verso le scuole superiori che facciano comprendere quanto l’elettronica incida nella vita quotidiana e lo sviluppo di percorsi alternativi all’università per creare profili altamente qualificati”. Il terzo tema affrontato è quello dell’aerospazio e anche qui si è registrata una convergenza tra le regioni; è stata sottolineata l’importanza di un coordinamento multi-regionale dei bandi che creerebbe una maggiore integrazione tra le filiere aerospaziali delle tre regioni; Torino con la partenza della città dell’aerospazio a fine anno diventerà un centro importante per tutto il Nord Ovest di ricerca e di sviluppo dell’industria dei settori aeronautico e spaziale.
È stato poi affrontato il tema della logistica e dei trasporti. Lombardia, Piemonte e Liguria rappresentano la principale area di origine/destinazione per il trasporto delle merci in Italia, con un settore della logistica che può vantare numeri di straordinaria importanza: oltre 10 miliardi di euro il valore del comparto industriale (circa il 25-30% del fatturato di logistica nazionale, stimato da Assologistica in 35 miliardi), oltre 18.000 imprese che danno lavoro a 90.000 addetti, 12 terminal intermodali in cui operano le imprese di trasporto combinato generando il 30% del traffico nazionale, in gran parte verso destinazioni internazionali, 400 milioni di merci con origine o destinazione la Lombardia, il 93% delle quali movimentate su gomma, il 7% movimentate su ferro; il trasporto ferroviario rappresenta il 14% del traffico merci totale, esclusi i traffici interni alla Lombardia e il 67% del traffico totale internazionale e circa 500 mila tonnellate all’anno il quantitativo di merci movimentate da Malpensa che si conferma primo aeroporto in Italia per le merci.
“Questi numeri e condizioni idonee – è stato il ragionamento dei tre assessori e degli stakeholder presenti al tavolo di lavoro - spingono a dare risposte adeguate e a lavorare per la creazione di un sistema integrato di servizi nell’ambito di un’area logistica vasta di livello europeo; una macro regione economica che rappresenta oltre il 45% del mercato nazionale di logistica e genera circa il 50% del PIL italiano, cui in un’ottica di sistema riferito agli assi europei va integrato il Brennero e quindi l’area veneta occidentale”. Il quinto e ultimo tavolo di lavoro è stato dedicato all’industria energetica; consapevoli del fatto che la transizione energetica avrà un impatto sulle filiere produttive tradizionali fortemente presenti nel nord-ovest, molti sono stati i temi trattati e tanti i punti di incontro tra le tre regioni. Si è dibattuto sui possibili scenari di mercato settoriali e di tematiche specifiche quali: l’industria energetica a partire dalla produzione, dalla componentistica e dall’impiantistica, l’efficienza energetica, lo sviluppo della filiera della bioraffinazione e dello sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili; un’analisi specifica è stata dedicata a tutte le alternative della filiera dell’industria energetica concordando di mettere a sistema la filiera completa considerato il fatto delle conoscenze e delle aziende già attive nelle tre regioni”.