"Nel passaggio da gestione diretta a franchising, i 2.000 lavoratori dei 36 punti vendita piemontesi di Carrefour rischiano di perdere tutti i benefici dei contrattihttps://www.torinoggi.it/2023/10/19/mobile/leggi-notizia/argomenti/attualita-8/articolo/carrefour-allarme-a-torino-i-market-vanno-in-franchising-e-in-ballo-ci-sono-1800-persone.html integrativi di secondo livello. Un decadimento delle condizioni di lavoro, che si abbatte su personale, in maggioranza femminile, part time e con orari estremamente flessibili, fattori che impediscono di aggiungere una seconda occupazione", attacca Monica Canalis, vice presidente Pd della terza commissione consiliare regionale.
"Lo spezzatino e la frammentazione della rete vendita rientra nel piano di Carrefour di diventare entro il 2025 il più grande franchiser d’Europa, per tagliare i costi diretti e aumentare i profitti. Purtroppo questo progetto verrà realizzato sulla pelle di lavoratori che vedranno peggiorare le proprie condizioni e, in molti casi, stanno già perdendo il posto, come accaduto ad Orbassano e Carmagnola", aggiunge Canalis.
"Nell’odierna audizione in terza commissione consiliare regionale di Uiltucs, Filcams Cgil e Fisascat Cisl, abbiamo acceso un faro su questa ennesima emergenza occupazionale della grande distribuzione, che mette in rilievo come il modello sperimentato negli ultimi decenni sia spesso predatorio e poco attento ai diritti dei lavoratori", conclude l'esponente dem. "Il passaggio a franchising è un modo subdolo per tagliare in modo non diretto e per trasferire a terzi le responsabilità. La Regione convochi Carrefour per chiarire i termini del processo in atto".