La sollevazione popolare ha avuto l'effetto desiderato. Agrano riavrà il suo campo sportivo, il progetto del bike park sarà realizzato su un altro terreno. La decisione ufficiale l'ha confermata il sindaco di Omegna Daniele Berio all'indomani dell'assemblea pubblica, che ha avuto una partecipazione incredibile. Più di trecento persone, sotto la tensostruttura del parco della Pasquera, hanno voluto dire chiaramente all'amministrazione la propria totale contrarietà all'ipotesi del bike park nell'area del campo sportivo.
Toni accesi, anche eccessivi a volte, ma un'esasperazione dettata dal sentimento e dalla passione, quanto mai tangibili e reali per una storia, quella dell'Agrano, di 60 anni, ripercorsa con foto, striscioni, aneddoti. Ha parlato anche la 99enne Yvonne Spirito, discendente della famiglia che donò il terreno per la costruzione del campo, nel 1962( inaugurazione tre anni dopo). Hanno parlato i bambini, hanno parlato i dirigenti, hanno parlato i residenti. Ed alla fine, di fronte a questa onda tempestosa granata, quasi commovente e difficile da riscontrare nei tempi odierni, quando l'interesse per la cosa pubblica è quasi del tutto assente, il sindaco non ha potuto che prendere atto della situazione.
"Io non condivido questa visione, lo ribadisco: la soluzione migliore era quella che avevamo prospettato. Ma di fronte ad una simile presa di posizione, con un intero quartiere contrario, alzo le mani e dico che, nel rispetto delle norme, il campo sportivo rimarrà all'Agrano Calcio, con i modi ed i tempi che saranno discussi, previa la consegna delle chiavi, perchè quello è un passaggio non banale- ha spiegato Berio. E il bike park? Due le ipotesi: sarà realizzato o a fianco del campo sportivo, oppure, come suggerito dal presidente del Cai Tiziano Buzio, su un'area a fianco del circolo, vicino al cimitero, con parcheggio e facile accesso. "Valuteremo la soluzione migliore e faremo la scelta per una struttura che sarà cruciale per lo sviluppo turistico del nostro territorio" - la conclusione di Berio.
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