Attualità - 04 ottobre 2024, 15:36

''Ogni persona ha un valore e chiunque può fare cose importanti nel luogo dove si trova’’ FOTO

Benedetta Tobagi ha ricevuto stamani il premio Repubblica dell'Ossola. La cerimonia alla scuola mdia intitolata a Gisella Floreanini, prima donna ministro di quell'esperienza governativa

''Ogni persona ha un valore e chiunque può fare cose importanti nel luogo dove si trova’’  FOTO

‘’Senza le donne non i sarebbe stata la Resistenza’’. Lo dice ricordando il ruolo delle donne nella lotta al nazifascismo e ricordando Gisella Floreanini, ‘’che divenne ministro in quell’esperienza di Governo della Repubblica del’Ossola , nato non solo per  combattere la dittatura ma per dar vita ad un mondo diverso. Nella pagina di storia che stiamo celebrando c’è un significato: ogni persona ha un valore. E chiunque può fare cose importanti nel luogo dove si trova’’.

Benedetta Tobagi lo dice guardando gli studenti che affollano l’aula magna della scuola media intitolata proprio a Gisella Floreanini. Dove stamattina ha ricevuto, dalla mani del sindaco domese Lucio Pizzi, il premio Repubblica dell’Ossola, che ogni anno viene assegnato a persone che hanno un legame con la Resistenza e con la storia di quegli anni.

Benedetta Togabi, giornalista, scrittrice, è figlia di Walter Tobagi, 33 anni, giornalista, che venne ucciso, nel maggio 1980 da un commando di terroristi della “Brigata XXVIII Marzo”, gruppi eversivi che in quegli anni volevano stravolgere lo Stato democratico. ‘’Mi ha emozionato ricevere questo premio – dice Benedetta - , un premio legato ad una storia così importante e bella. Anche mio papà è stato dalla parte giusta della storia’’.

A lei, dunque, è andato il riconoscimento per aver saputo raccontare ‘’ le donne della Resistenza, per il suo impegno nella ricerca attraverso nuovi strumenti di lettura adatti anche ad un pubblico giovane’’ si legge nelle motivazioni.

Un’aula magna della scuola media, dicevamo, piena di studenti ed insegnanti per l’importante ricorrenza degli 80 anni dalla Repubblica partigiana. Una cerimonia che ha visto gli studenti recitare alcuni bravi legato alla resistenza e alla condizione della donna nell’era fascista. Letture intervallate da brani musicali proposti da ragazzi e ragazze della scuola domese.

Il sindaco Pizzi ha voluto rimarcare i tre punti principali di questo momento celebrativo. ‘’Chi combatté per la liberazione era dalla parte giusta della storia – dice-, inoltre non siamo disposti al revisionismo che si cerca di far passare, mentre siamo e saremo sempre antifascisti’’ ha detto ricordando che da quest’anno, sulla targa del premio Repubblica dell'Ossola, spicca anche l’immagine della sala storica municipale dove si svolgono ancor oggi i consigli comunali e dove nacque quell’esperienza di autogoverno. Una ricorrenza importante, perché, dice Pizzi: ‘’Pace, libertà e democrazia non sono cose scontate’’.

Renato Balducci

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