"Orgogliosi, ma soprattutto grati per quello che Gente di Lago e di Fiume sta facendo con questo evento, valorizzando sia dal punto di vista economico che culturale il nostro territorio": le parole di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte in collegamento video durante la cerimonia di inaugurazione, sintetizzano ciò che Gente di Lago e di Fiume rappresenta per il territorio del Verbano Cusio Ossola e per l'intero Piemonte.
E l'isola Pescatori, vista come non mai in festa tra turisti quasi ignari e mille partecipanti, calice in mano, a percorrere le viuzze dell'isola andando alla ricerca dei punti degustazione, è un gioiello che così valorizzato merita già di per sé il plauso all'organizzazione del festival. Perché Gente di Lago e di Fiume, ideato dall'istrionico chef due stelle Michelin Marco Sacco, non è solo un evento dedicato al buon cibo in particolare al pesce d'acqua dolce, ma è un'operazione di marketing territoriale che ha attratto visitatori da tutto il Piemonte e la Lombardia, e permesso di far scoprire, naso all'insù, la bellezza di questa isola.
Sui balconi delle strette viuzze musicisti, attori e cantanti, che hanno spinto il pubblico ad alzare gli occhi e ammirare le meravigliose case dei pescatori. E poi il cibo. Piatti belli, buoni, raccontati direttamente dagli chef. Quelli locali, dei ristoranti presenti sull'isola, e quelli provenienti da tutta Italia. E il pubblico curioso, interessato, ad ascoltare, a domandare. Un pubblico consapevole e desideroso di vivere l'esperienza a 360 gradi. Centocinquanta casacche bianche, venti stellate. E gli ospiti d'onore, i quattro chef di Singapore.
"Una grande contaminazione - ha spiegato Marco Sacco, attorno al quale la platea di chef si è riunita, accogliendo entusiasta il suo invito - Ma cos'è una contaminazione? E' il prodotto d'acqua dolce che viene interpretato dagli isolani da sempre, ma contaminato da da questi chef. Chef che a Gente di Lago e di Fiume hanno portato i prodotti delle loro terre, e con essi hanno contaminato il nostro pesce di lago ed ecco che sono nate nuove sfumature di piatti. Questa è la filosofia che sta alla base del nostro festival. Non c'è un'evoluzione di cucina, non c'è un'avanguardia se non c'è una contaminazione, partendo ovviamente sempre dalla tradizione".
Piatti non solo buoni ma anche belli: dalle mezze maniche con il pesce persico al risotto alla Borromeo, alle pizze bianche al fritto di pesce di lago, e poi ancora tanti altri piatti dove salmerino, trota, persico e molti altri pesci del nostro lago sono stati esaltati, accostati, abbinati. Così come hanno fatto anche gli chef di Singapore che hanno racchiuso nel loro "Singapore way" tutta la cultura, l'atmosfera, il sapore della loro terra lontana, declinandoli per Gente di Lago e di fiume. Una festa vera anche ricca di momenti di intrattenimento, dal teatro itinerante alle esibizioni acrobatiche di "Fly board", ai momenti per i bambini e alle arie operistiche.
"Grazie a tutte le quattrocento persone che lavorano davanti e dietro le quinte per la realizzazione di Gente di Lago e di Fiume - così Marco Sacco ha voluto chiudere la cerimonia d'inaugurazione - grazie a tutti coloro che hanno creduto in questa manifestazione sin dall'inizio, e a tutti coloro che si stanno aggiungendo, anno dopo anno". Il festival si chiuderà martedì mattina al Teatro Maggiore di Verbania con l'evento dedicato ai ragazzi delle scuole superiori, ai quali Sacco e gli altri chef, ma non solo, parleranno di pesce, di cucina di territorio e di orgoglio di vivere e valorizzare questi luoghi bellissimi.
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