‘’Dall’incontro di oggi registriamo un allungamento dei tempi di tre mesi rispetto a quanto comunicato il 5 settembre dall’azienda, non siamo assolutamente soddisfatti, era ed è indispensabile avere a disposizione un periodo maggiore come richiesto nell’ultimo incontro’’.
E’ questo il commento fatto dalla Fai Cisl Piemonte Orientale dopo l’incontro di ieri a Roma sulla Barry Callebaut. Incontro che ha visto l’azienda ribadire il disimpegno dal Verbano Cusio Ossola e l’avvio di un processo di reindustrializzazione dello stabilimento produttivo di Intra
La multinazionale svizzera del cioccolato ha accolto le richieste del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dando la disponibilità a mantenere invariati i livelli di produzione fino al 31 marzo 2025, per poi diminuirli gradualmente fino al 30 giugno, offrendo così più tempo per la ricerca di un nuovo acquirente.
Ma la Fai Cisl non è soddisfatta.
‘’Occorre un periodo maggiore, che è ancor più necessario a fronte della non disponibilità dell’azienda di vendere ad un competitor, malgrado la disponibilità che noi lavoratori abbiamo sempre dimostrato in questi anni nei confronti della stessa. Auspichiamo che il tavolo che la Regione oggi ha comunicato di convocare per il 31 ottobre possa permettere da subito di mettere in atto azioni che portino ad una reindustrializzazione del sito. Come avvenuto sino ad oggi il contributo di Comune e Provincia saranno fondamentali per l’individuazione di un progetto industriale di prospettiva per noi lavoratori della Barry Callebaut’’.