“Teatro che passione”, la rassegna in cartellone allo Spazio Sant’Anna di Verbania da sabato 16 novembre, è la terza stagione di prosa dell’autunno-inverno-primavera 2024-25. Segue quella de “Il Maggiore” e “Verbania in scena”, già partite. Ma è anche qualcos’altro.
Lo spiega bene Paolo Sulas, portavoce di Quattrogatti e Teatro 4, che la organizzano: “Il nostro scopo è duplice. Aumentare l’offerta di teatro di qualità per i verbanesi e stimolare la creazione di un circuito di teatro non professionale che oggi non è ancora consolidato. Ai componenti delle compagnie del Verbano Cusio Ossola offriamo un abbonamento agevolato a soli 35 euro (per il pubblico a 50, ndr), con l’intento di incentivare la collaborazione tra le compagnie del territorio”. Fondamentale è stato il supporto di Spazio Sant’Anna per il contributo del bando di fondazione Cariplo “Spazi in trasformazione”.
Ad aprire la rassegna è la Compagnia della Torre in “Me, Elton John”. Il 14 dicembre arriva l’associazione Nella Tana del Suono con “Il nome”, in cui Riccardo Nazzaroli, attore e regista, interpreta un agente immobiliare francese che decide di chiamare il figlio Adolphe (come Hitler). L’11 gennaio la compagnia di prosa di Quattordio propone due atti unici: “Amicissimi” di Pirandello e “Proposta di matrimonio” di Cechov. “Il Tacchino” di Georges Feydeau va in scena il 25 gennaio nell’allestimento della Compagnia Ideainscena. L’appuntamento del 21 febbraio con la compagnia Il Veliero è all’insegna del giallo: “La pensione del mistero”. Il 21 marzo è il turno della compagnia l’Arcano con “L’armadietto cinese” di Aldo De Benedetti. Il 12 aprile l’associazione culturale Triart va in scena con “Faticosamente amiche”. Il 10 maggio chiude la rassegna la Compagnia della Cipolla con “Drl. Divinità a responsabilità limitata”. Tutti gli spettacoli iniziano alle 21.00.
Fondamentale, come ha sottolineato Sulas, la collaborazione con Spazio Sant’Anna, già centro d’incontro che la parrocchia di San Bernardino, proprietaria della struttura, non era più in grado di adeguare e gestire. “Come consorzio di cooperative sociali attive nei servizi alle persone – spiega il coordinatore di Link, Davide Lo Duca – l’idea di gestire uno spazio culturale era tutt’altro che scontata. Decisivi sono stati l’amicizia con don Egidio Borella, dal quale è arrivata la proposta, e il ricordo che molti di noi serbavano della passata frequentazione del centro d’incontro. Abbiamo cercato di fare rete e ristrutturare lo spazio, acquisito nuovi partner, ottenuto finanziamenti da fondazioni e banche, costruito un programma”.
Biglietti ed abbonamenti sono in prevendita on line su www.spazosant’anna.it.