Attualità - 17 novembre 2024, 16:50

A Bognanco si è ricordata la nascita, 70 anni fa, del Soccorso alpino FOTO

Tanti gli interventi al centro Guido Prada per celebrare la storia del sodalizio

A Bognanco si è ricordata la nascita, 70 anni fa, del Soccorso alpino FOTO

Settant’anni di Soccorso alpino, settant’anni di impegno per il prossimo. Quest’anno il Soccorso alpino compie 70 anni: fu fondato a Bognanco. E proprio in Valle Bognanco – a San Lorenzo – si è tenuto stamane il convegno celebrativo.

Nel 1954 il 66esimo Congresso nazionale del Club Alpino Italiano (organizzato dal Seo Cai Domo) e svoltosi a Domodossola, deliberò infatti l’istituzione di un corpo di Soccorso alpino in Italia; convegno che si tenne a Bognanco Fonti, nel mese di settembre, al Grande Hotel Fonti & Milano. Oggi a San Lorenzo, il momento celebrativo si è tenuto presso il centro Guido Prada. Tanti gli interventi, moderati dalla giornalista di Eco Risveglio, Arianna Parsi. “La solidarietà tra gli uomini di montagna nella storia delle Alpi”, il tema affrontato dallo storico Enrico Rizzi mentre Giulio Frangioni ha parlato – anche con il supporto di suggestive immagini d’epoca - della genesi del soccorso alpino, avvenuta appunto nel 1954. Paolo Crosa Lenz, profondo conoscitore della storia delle nostre Alpi, ha tracciato, dal canto suo, un profilo dell’indimenticato giornalista, studioso e scrittore, Paolo Bologna, grazie al cui impegno e passione prese forma la Decima Delegazione Valdossola. E toccante è stato il ricordo del giornalista de La Stampa, Carlo Bologna, che parlando del padre, ha caricato di ulteriore valore il convegno, con aneddoti e la lettura di alcuni passi dei diari di Paolo: preziosi tasselli che si vanno ad aggiungere al mosaico della storia dell’Ossola, di cui Paolo Bologna, con le pagine dei suoi libri (legati soprattutto alla Resistenza) e il suo vissuto per la montagna, è stato un importante protagonista. Rosario Mosello ha invece acceso i riflettori su Don Pietro Silvestri: sacerdote, uomo di scienza e di Soccorso Alpino.

A chiudere la mattinata, Matteo Gasparini. Il responsabile della Decima delegazione Valdossola del Cnsas ha sottolineato l’importanza della preparazione e dell’aggiornamento costante dei soccorritori, parlando anche dell’evoluzione del Corpo, con l’introduzione di mezzi tecnologici, informatici e inerenti le comunicazioni radio e, più in generale, le telecomunicazioni, sempre più moderni e sofisticati: “Pensiamo alle potenzialità offerte per le ricerche dall’utilizzo dei droni - ha detto Gasparini – ma anche alla necessità di specializzarsi ancora di più nella preparazione tecnica, lavorando anche sui singoli settori, come avviene ad esempio grazie alla squadra forra e le unità cinofile”.

Marco De Ambrosis

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