Territorio - 25 novembre 2024, 08:00

Coldiretti Piemonte, florovivaismo: sos invasione fiori stranieri

Le triangolazioni dall’Olanda portano in Italia prodotti coltivati in Paesi extra Ue che non rispettano le stesse regole dei florovivaisti nazionali

Coldiretti Piemonte, florovivaismo: sos invasione fiori stranieri

Gli arrivi di fiori stranieri in Italia sono aumentati in quantità del 47% soprattutto per effetto delle triangolazioni dall’Olanda, che consentono l’arrivo nel nostro Paese di prodotti coltivati in paesi extracomunitari, dove spesso non sono rispettate le stesse regole europee in materia di tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Un fenomeno che minaccia i record del florovivaismo italiano, con oltre 3,2 miliardi di euro di fatturato (+22% rispetto a dieci anni fa), 27.000 aziende e quasi 200.000 addetti nell’intera filiera. A denunciarlo è la Coldiretti in occasione dell’Assemblea nazionale dei fiori made in Italy, organizzata a Sanremo in collaborazione con Assolfloro, Affi (Associazione floricoltori italiani), Comune di Sanremo, Myplant&Garden e Camere di Commercio Riviere di Liguria, alla presenza del presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, assieme a Nada Forbici, presidente Assofloro, e Cristiano Genovali, presidente Affi.

Un’occasione per condividere conoscenze, innovazioni e visioni future sulla floricoltura italiana, per esaltare i primati e le distintività di piante e fiori Made in Italy, portando all’attenzione delle Istituzioni, dei decisori politici, dell’opinione pubblica e dei consumatori finali le garanzie di origine, di sostenibilità e di qualità del prodotto florovivaistico italiano. Un’eccellenza del Made in Italy che sta però vivendo un momento difficile a causa delle importazioni selvagge.

Il florovivaismo piemontese conta numeri importanti: genera una produzione lorda vendibile di oltre 130 milioni di euro di cui con più di 1100 imprese diffuse sul territorio, una superficie complessiva di 1300 ettari, una produzione di piante ornamentali di oltre 10 milioni ed un totale di circa 3500 addetti.

"A pesare è soprattutto la concorrenza sleale dall’estero guidata dall’Olanda, che importa fiori da paesi extracomunitari per rivenderli sul mercato comunitario. Dobbiamo salvaguardare il prodotto florovivaistico italiano applicando il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i fiori che entrano nel nostro Paese rispettino le stesse regole di quelli nazionali in termini di rispetto dell’ambiente e di tutela dei diritti dei lavoratori – sottolineano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Occorre anche l’applicazione del Decreto 198/21 a tutela delle aziende agricole contro le Pratiche Commerciali Sleali, con la conoscenza dei costi di produzione e l’etichettatura d’origine per valorizzare il lavoro dei nostri florovivaisti. Per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici e i sempre più frequenti attacchi di insetti alieni è inoltre necessario promuovere lo sviluppo delle soluzioni di agricoltura 5.0, comprese le Tea, le nuove tecniche genomiche”.

https://piemonte.coldiretti.it/wp-content/uploads/2024/11/fiori-perfetti-per-un-matrimonio-in-rosa-9.jpg

comunicato stampa a.f.

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