Ci sarà anche la delegazione del Verbano Cusio Ossola guidata dal presidente Luca Tallarico e dal vicepresidente Carlo Poli all'incontro in programma venerdì 29 novembre all’auditorium della Conciliazione a Roma per celebrare gli 80 anni di storia delle Acli. Un'occasione per fare il punto sulla lunga storia dell'associazione. All'incontro presenzierà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sarà un'occasione per le Acli di tutta Italia di trovarsi, confrontarsi e riflettere sulla lunga storia dell'associazione che riunisce i lavoratori che si ispirano ai principi cattolici.
“Le Acli sono state fondate 80 anni fa. La loro forza è l'unione di servizi e imprese sociali a favore dei cittadini e della famiglia - spiega Carlo Poli, storico presidente delle Acli provincia del Vco e oggi vicepresidente - il patronato Acli segue le pratiche pensionistiche, il Caf Acli risolve le incombenze fiscali per i soci con uffici in Italia e nel mondo. La Federazione anziani e pensionati svolge attività culturali sportive e ricreative in genere a favore dei meno giovani. Lo sportello colf assiste i datori di lavoro per l'assunzione di colf e badanti”.
Poli, che ha passato il testimone al giovane presidente Luca Tallarico, è la memoria storica delle Acli del Vco: “I circoli Acli sono il cuore pulsante dell'associazione - spiega - sono 18 i circoli nel Verbano Cusio Ossola con 3000 soci sparsi in tutta la provincia, centri vivaci, attivi, che organizzano gite enogastronomiche e culturali. Si realizzano anche serate a tema con la presentazione di strumenti e prodotti sanitari per la cura della salute dei soci. Ma soprattutto sono centri di incontro attorno a passioni e interessi, tempo libero e nuove professionalità. Per stare al passo dei tempi dovremmo studiare nuove forme di aggregazione e azioni sociali territoriali dando peso anche all'importantissima dimensione formativa dei giovani”.
I giovani sono una risorsa su cui le Acli intendono investire: "Ai giovani dobbiamo offrire opportunità e motivazioni per il loro coinvolgimento. Dobbiamo dare nuove forme alternative per i giovani, veri spazi di autonomia e di responsabilità. I circoli devono rinnovarsi cogliendo i cambiamenti sociali e culturali in atto. Promuovere e gratificare la presenza di "volontari" di altre associazioni instaurando rapporti di fiducia e vera amicizia”.
“Come associazione siamo in cammino e abbiamo compreso che era necessario un cambiamento per dare una risposta conseguente e convincente alle sfide di oggi - prosegue Carlo Poli - per suscitare nuove simpatie, nuove attenzioni, nuove adesioni, siamo tutti convinti che dobbiamo impegnarci anche personalmente con maggiore assiduità nel nostro essere volontari e soprattutto nell'essere volontari Acli. Seguiamo con attenzione tutto ciò che di bello e di importante i nostri circoli e i nostri volontari stanno realizzando nella nostra provincia. Non ha importanza se si tratta di piccole o grandi cose, la qualità si dimostra anche con il gradimento delle persone a cui ci rivolgiamo e con le relazioni che siamo capaci intessere”.