Negli ultimi mesi la polizia di Stato ha intensificato l'attività di controllo e verifica del rispetto della normativa sulle armi, con particolare riferimento alla validità delle certificazioni medico sanitarie di idoneità alla detenzione ed al porto delle armi.
A tale fine, gli agenti di polizia dell'ufficio armi e licenze della Questura di Verbania hanno ritirato, complessivamente, 61 armi di vario genere a seguito di lascito spontaneo da parte dei detentori/titolari di porto d'arma che non hanno provveduto né manifestato la volontà di munirsi di un nuovo certificato medico. Le armi così ritirate verranno avviate alla distruzione presso il centro abilitato "Ce.Ri.Mant" di Milano.
In tale contesto, 7 cittadini residenti in provincia sono stati deferiti per omessa denuncia della variazione del luogo di custodia delle armi, previsto dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza nel caso in cui il detentore o titolare del porto d'armi sposti il luogo di detenzione.
Altresì incisiva è stata l'attività di verifica dei requisiti previsti per il rilascio o il rinnovo del porto d'armi, nei casi in cui l'istante sia incorso in una guida in stato di ebrezza o sia stato deferito alla Prefettura-UTG ai sensi dell'art 75 DPR 309/90.
In 2 casi si è proceduto al rigetto dell'istanza di rinnovo per mancata presentazione innanzi alla commissione medica dell'Asl in composizione collegiale mentre in un caso è stata ridotta la validità del porto d'armi a 18 mesi.
Infine, il questore di Verbania ha revocato la licenza di porto d'armi al cacciatore di frodo scoperto dalla polizia provinciale nello scorso mese di settembre nell'ambito dell'indagine che ha portato alla denuncia di 5 bracconieri di Oggebbio per vari reati che vanno dal porto abusivo di armi all'omessa custodia. Il provvedimento fa seguito al divieto di detenzione armi richiesto dalla Questura ed emesso dal prefetto del Vco.