Attualità - 01 dicembre 2024, 08:00

Superare i limiti di velocità? Per un italiano su due non è pericoloso

Indagine Anas svela abitudini e percezioni degli automobilisti italiani sui rischi alla guida

Superare i limiti di velocità? Per un italiano su due non è pericoloso

Per il 51% degli italiani, superare i limiti di velocità non è considerato pericoloso. Un dato sorprendente e preoccupante emerge dalla quarta edizione della ricerca sugli stili di guida, commissionata da Anas, società del Gruppo FS, e condotta da Csa Research. Lo studio, basato su interviste a 4.000 persone e oltre 3.500 osservazioni dirette su strada, fotografa una realtà in cui il rispetto delle regole del Codice della Strada non sembra essere una priorità per molti automobilisti.

Secondo il rapporto, solo il 34,7% degli intervistati ritiene utile rispettare i limiti di velocità, mentre il 16,4% è convinto che un guidatore esperto possa tranquillamente superarli. Questo approccio rilassato verso le regole stradali è stato uno dei temi centrali della conferenza internazionale “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”, organizzata da Anas e Piarc con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Solo il 55,4% del campione attribuisce gli incidenti stradali a comportamenti errati, segnalando una scarsa consapevolezza delle responsabilità individuali alla guida. Parallelamente, l’11,4% ritiene che sia possibile “fare altro” mentre si guida, una percezione che evidenzia un atteggiamento rischioso e distratto, spesso causa di incidenti gravi.

La percezione del rischio legata ad alcol e stupefacenti, seppur migliorata, lascia spazio a pericolose sottovalutazioni: solo il 72,5% degli intervistati ritiene che siano sempre pericolosi, mentre un allarmante 8,4% considera il loro effetto irrilevante durante la guida.

Un dato positivo emerge dall’utilizzo del cellulare alla guida, in calo rispetto agli anni precedenti (7,4% nel 2024 contro il 9,6% nel 2023). Tuttavia, la fascia degli under 40 registra un peggioramento, con un uso pari al 9,9%, quasi doppio rispetto agli over 60 (5,6%).

Giuseppe Isi, amministratore delegato di Anas, ha sottolineato l’importanza di investire sull’educazione stradale: "C’è ancora molto lavoro da fare per rendere consapevoli gli automobilisti dei rischi legati a comportamenti scorretti alla guida. Solo con un’educazione mirata e continua possiamo sperare di ridurre il numero di incidenti e raggiungere l’obiettivo di zero vittime".

In vista dell’approvazione definitiva del nuovo Codice della Strada, il 60,1% degli italiani dichiara di ritenerlo utile. Tuttavia, l’indagine dimostra che c’è ancora bisogno di sensibilizzazione per trasformare questa percezione in comportamenti concreti e sicuri.

In occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, il messaggio è chiaro: rispettare le regole e promuovere una cultura della sicurezza stradale è essenziale per proteggere vite umane e costruire un futuro senza vittime sulla strada.

a.f.

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