Cronaca - 03 dicembre 2024, 19:00

Ore e ore di ricerca di morti e feriti, ma le telefonate erano un falso

Si sta indagando sulle persone che sabato hanno messo in moto elicotteri e soccorritori in valle Anzasca: un allarme che si è rivelato una vergognosa gogliardata che costerà cara agli autori

L'elicottero dei Vigili del fuoco, foto di archivio

L'elicottero dei Vigili del fuoco, foto di archivio

Sono rimasti impegnati per tutto il pomeriggio, dalle 14 sino alle 20,30 di sera, le squadre di soccorso dopo la segnalazione di morti e feriti in un laghetto all’alpe Colma, a cavallo tra le valli Antrona e Anzasca. Ripetute telefonate avevano segnalato un’escursione tragica alla Colma, mettendo in allarme soccorso alpino, Sagf, volontari, 118 e elicotteri.

Purtroppo si trattava di telefonare false, architettate da qualche imbecille che ha così mobilitato i soccorsi per ore e ore, tutto a spese dello Stato e quindi dei contribuenti.

Sulle tracce di questi fenomeni ci sono ora le forze dell’ordine che stanno indagando per dare un volto e un nome alle persone che hanno falsamente allertato i soccorsi – con più telefonare – annunciando che qualcuno era rimasto ferito a qualcuno era morto in questo laghetto vicino alla Colma.

L’azione dei soccorritori si è protratta per ore, alla ricerca di persone e indizi che potessero portare a recuperare le persone infortunate o decedute.

Tutto inventato. Se nonché quest’azione di falso allarme è finita nelle indagini avviate dalle forze dell'ordine che sono sulle tracce di questi sciagurati che per tutto sabato pomeriggio e sabato sera hanno mobilitato due elicotteri (uno del 118 e uno dei vigili del fuoco) e numerosi soccorritori per ore e ore.

Male intenzionati che pare non arrivino da distante.

Renato Balducci

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