L'intento era quello di ripercorrere con occhi nuovi una via storica, come tante disseminate lungo il Bel Paese, trasformando l'escursionismo puro in un'esperienza di fruizione turistico-culturale innovativa: una missione compiuta, quella del progetto "Grand Tour sulla Via delle Genti", fortemente voluto dalle amministrazioni di quattro centri dell'alto lago Maggiore – Ghiffa, Oggebbio, Cannero Riviera e Trarego Viggiona – e sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo nell'ambito del bando "Territori in Luce" e da Fondazione Crt, contributi ottenuti grazie al coordinamento progettuale di Raffaella Simonetti, della società di fundraising Niniqa Scarl.
Tra ottobre e novembre i quattro comuni rivieraschi, con le rispettive Pro Loco, hanno presentato alla cittadinanza e al pubblico le opere frutto delle residenze artistiche ospitate la scorsa estate. Anche il vicepresidente della provincia, Gianmaria Minazzi, ha sottolineato l’importanza di costruire insieme nuovi itinerari di valorizzazione di questo territorio e ha auspicato una prossima edizione del Grand Tour che possa toccare anche Cannobio. Ghiffa ha scelto l’autocostruzione per mettere in luce spazi e percorsi da restituire alla comunità e ai turisti: la residenza è stata curata da ArtierE, collettivo con base a Torino specializzato in progetti di rigenerazione urbana e progettazione partecipata. Oggebbio si è trasformata in scenografia per l’intervento di arte muraria di Fabio Petani, artista di origini piemontesi ormai affermato a livello internazionale. Cannero Riviera ha scelto la video illustrazione per mettere in luce alcuni punti strategici del proprio patrimonio ambientale e storico: ad occuparsi della realizzazione è stato Edoardo Argentieri, visual artist, graphic designer e illustratore. Trarego Viggiona ha infine scelto di realizzare un progetto artistico diffuso che coinvolge i centri abitati di Trarego con Cheglio e Viggiona, incentrato sul racconto audiovisivo del territorio. A curare l’opera è stato Walter Paradiso.
Quattro opere, con quattro modalità di fruizione differenti, quattro abbinamenti tra arte e ambiente scelti per arricchire le prossime esperienze di visita dei turisti e ovviamente anche degli abitanti di questi luoghi. Il tema individuato quest’anno dalla direttrice artistica del progetto, Giulia Caffaro, rispecchia la necessità di rivedere questi territori attraverso nuove lenti turistiche e culturali. La Via delle Genti, unendo Verbania alla Svizzera e passando dai quattro borghi protagonisti del Grand Tour, è dunque il filo rosso che unisce il patrimonio storico, artistico e naturalistico del Verbano, diramandosi su sentieri e itinerari di turismo sostenibile che incentivano una fruizione lenta e più approfondita del territorio, specialmente in periodi lontani dall’alta stagione. Proprio per destagionalizzare l'offerta turistica i comuni partner del progetto, in sinergia con le locali pro loco e gli uffici turistici, hanno proposto e proporranno tour guidati o da percorrere in autonomia, fornendo mappe e consigli per assaporare l'offerta unica di questi luoghi, in ogni stagione dell'anno. Già, perché proprio questa è l'eredità del progetto, che ha visto nascere opere inserite in luoghi unici, come il Sacro Monte di Ghiffa, patrimonio Unesco: arricchire l'offerta del territorio senza inventare proposte distanti dalla storia dei luoghi, anzi, facendo nascere esperienze artistiche proprio scavando nelle radici più autentiche di questa porzione del lago Maggiore.