Quella del 7 gennaio è una giornata di grande importanza per il paese di Cannobio: si celebra infatti il “miracolo della Sacra Costa” o festa della Santissima Pietà, che quest’anno giunge alla 503esima edizione. La tradizione vuole che si ricordi la notte tra il 7 e l’8 gennaio 1522, quando nell’osteria di Tommaso Zaccheo un dipinto del Cristo iniziò a sanguinare; il giorno seguente, sotto il quadro, venne ritrovata una costola, divenuta la reliquia della Sacra Costa.
Cannobio celebra dunque la ricorrenza che unisce fede e folclore. La cerimonia religiosa è in programma per questa sera alle 17.00, con la messa solenne celebrata nella chiesa di San Vittore da monsignor Fausto Cossalter, vicario generale della diocesi di Novara. Al termine della messa la processione fino al santuario della Pietà. La tradizione vuole che, nella serata della Sacra Costa, si ceni con pasta e fagioli e luganiga, che era il menu dell’osteria di Zaccheo in quella notte del 1522. Inoltre, il paese viene interamente illuminato da lumini, posti lungo vie e cortili: per questo la festa viene chiamata anche “dei lumineri”.
Le celebrazioni religiose proseguono domani – 8 gennaio – alle 10.30 con la messa solenne nel santuario della Pietà celebrata a monsignor Francesco Mancinelli, mentre alle 15.00 i vespri solenni seguiti dalla processione verso San Vittore.