Territorio - 07 gennaio 2025, 18:00

Un incontro tra i presidenti della province di Vco, Sondrio e Belluno sulla specificità montana

Alessandro Lana ha incontrato Davide Menegola e Roberto Padrin per discutere di una serie di caratteristiche e problematiche condivise

Un incontro tra i presidenti della province di Vco, Sondrio e Belluno sulla specificità montana

Il presidente della provincia del Vco Alessandro Lana ha preso parte, nella giornata del 3 gennaio, ad un incontro con i presidenti delle provincie di Sondrio e Belluno - Davide Menegola e Roberto Padrin - per discutere sul tema della specificità montana.

Questa visita rappresenta un momento significativo per poter riprendere e rinnovare il dialogo tra le tre province che, sulla scorta di una specificità riconosciuta e normata, condividono una serie di problematiche così come di opportunità. Un confronto più che mai necessario in questo specifico momento storico, ancor più in occasione delle ormai imminenti Olimpiadi invernali che faranno proprio della montagna un palcoscenico d'eccezione a livello globale, il cui obiettivo è quello di individuare un'azione comune da proporre alle rispettive regioni e successivamente, affinché le rispettive istanze siano adeguatamente rappresentate e supportate, al governo centrale.

Come è noto e come quotidianamente amministratori e cittadini sperimentano, vivere in montagna presenta delle difficoltà oggettive che richiedono grandi sforzi. Il territorio montano per quanto straordinariamente bello e suggestivo, infatti, è anche estremamente fragile dal punto di vista idrogeologico così come logistico e infrastrutturale. Complessità che si riflettono anche sulla gestione/erogazione dei servizi penalizzando un welfare diffuso oggi più che mai leva indispensabile per contrastare lo spopolamento e la denatalità. Collegamenti rapidi ed efficienti, gestione del territorio, ottimizzazione e valorizzazione delle risorse, servizi di qualità (scuola, sanità, assistenza e cultura), sostegno alle famiglie sono fondamentali perché la montagna sia un luogo dove decidere di continuare a vivere e lavorare con rinnovato entusiasmo così come sia una meta attrattiva per chi sceglie di trasverirvisi. Basti pensare che in Italia, secondo il terzo rapporto sul nomadismo digitale, si contano oltre 800mila nomadi digitali, ovvero persone che, potendo lavorare da remoto, scelgono di diventare abitanti temporanei di luoghi diversi dalla propria città di origine.

Proficuo l’incontro tenutosi a Sondrio, tanto che i tre presidenti hanno già pianificato ulteriori incontri per approfondire i temi discussi e definire strategie operative perché si possa creare un tavolo di confronto condiviso, interprovinciale e interregionale, in modo da essere più incisivi ed efficaci nel dialogo con il governo centrale.

“Questo incontro segna l’inizio di un percorso comune – le parole del presidente del Vco Alessandro Lana -. La specificità montana, riconosciuta e normata, deve tornare ad essere argomento di discussione tanto sui tavoli regionali quanto su quelli del governo centrale. Questa “unione” non può che avere effetti positivi. Stamane abbiamo condiviso problemi e opportunità nel pieno rispetto delle differenze delle nostre tre province. Credo che lavorando insieme si possa dare voce alle nostre istanze di amministratori di montagna”.

“Ringrazio i colleghi Padrin e Lana per questa bellissima visita. Questo incontro, a mio avviso, segna l'inizio di una nuova fase di cooperazione tra le province, mirata a costruire un fronte comune per affrontare le sfide che caratterizzano i territori montani. La condivisione di esperienze e strategie sarà fondamentale per promuovere strategie efficaci per sostenere concretamente lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse locali”, ha dichiarato Davide Menegola, presidente della provincia di Sondrio.

Conclude Roberto Padrin, presidente della provincia di Belluno: "Abbiamo analizzato la situazione delle nostre tre province e i rapporti con i rispettivi governi regionali. Diversi i temi affrontati: dall’utilizzo dei canoni idrici alla gestione dei fondi di confine, esaminandone le diverse modalità di erogazione e impiego. Un incontro molto proficuo dal quale sono emersi diversi spunti per elaborare una sintesi da sottoporre agli enti sovraordinati. Da questo percorso comune, sono certo, emergeranno proposte concrete per riconsiderare il ruolo della montagna e di conseguenza la sua valorizzazione”.

l.b.

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