Attualità - 21 gennaio 2025, 09:00

Barry Callebaut, lavoratori ieri in sciopero per il loro posto di lavoro

Intanto in Regione si é svolto un altro incontro alle ricerca di soluzioni per il sito produttivo verbanese

Barry Callebaut,  lavoratori ieri in sciopero per il loro posto di lavoro

Una manifestazione composta, ma piena di delusione, soprattutto per come la multinazionale Barry Callebaut sta trattando i dipendenti ma anche la città.

Quella svoltasi ieri a Verbania è servita a richiamare l’attenzione sulla chiusura dell’azienda del cioccolato, con i lavoratori che hanno manifestato la loro amarezza per quanto sta accadendo e per la scarsa riconoscenza riservata dopo anni di lavoro e sacrifici.

Sono passati 4 mesi dalla chiusura ma Barry Callebaut prosegue in modo deciso e unilaterale, quasi ignorando la tensione che si palpa invece tra i lavoratori e le istituzioni a Verbania.

Da settembre, al di là di alcuni tavoli istituzionali, Barry Callebaut brilla per la mancanza di dialogo con sindacati e lavoratori.

‘’Stanno portando all’esasperazione 100 persone e le loro famiglie’’ dicono i dipendenti. Delusi anche per l’ultima notizia che ha visto l’azienda assumere tre lavoratori interinali, dopo averne messi sulla strada altri cento.

Intanto a Torino, in Regione, si è svolto ieri pomeriggio un altro incontro.

Dice l’assessore  Elena Chiorino: "Stiamo esplorando tutte le strade percorribili  per essere al fianco dei lavoratori. Registriamo segnali positivi di apertura da parte dell’azienda, ma il nostro impegno rimane fermo nel preservare e valorizzare l’importante know-how dei dipendenti di Barry Callebaut. Le competenze dei lavoratori sono un patrimonio inestimabile, così come la filiera del dolciario in Piemonte, che ci rende un punto di riferimento a livello internazionale. Su queste basi continueremo a lavorare insieme, per salvaguardare non solo i posti di lavoro, ma anche il valore strategico di un settore che rappresenta una delle eccellenze della nostra Nazione".

Nel frattempo affiorerebbero anche notizie positive: ci sarebbero alcune aziende interessate all'acquisto del sito verbanese.

Renato Balducci

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