Continuano le prese di posizione sulla sanità del Vco ed in particolare su quella di Omegna e del Cusio. L'ultima in ordine di tempo è di Luigi Songa di Indipendenza.
"Ormai da oltre un ventennio dobbiamo subire una politica incapace di scegliere e che si schernisce solo in dinamiche propagandistiche e dannose. Personalmente sono stufo di ribadire dopo tanti anni la mia posizione a favore dell'ospedale nuovo e unico, ma ritengo che la querelle ospedale si ospedale no, ospedale qui ospedale la... sia un paravento per non affrontare altri e concreti problemi. In primis la necessità di potenziare la gestione dell'emergenza attraverso il 118, servono più ambulanze medicalizzate su un territorio disomogeneo come quello del Vco, più che due mezzi DEA serve che chi soccorre un paziente possa avere subito le idee chiare di dive portarlo e cosa fargli. Serve un piano di abbattimento delle liste d'attesa per esami diagnostici (500 gg per una colonscopia sono francamente troppi...), serve un'azione politica che in caso di evoluzioni in merito ai presidi ospedalieri non faccia perdere all'Asl Vco la presenza di quei comuni novaresi oggi afferenti alla sanità del Vco, perderli significherebbe perdere molti contributi economici indispensabili per garantire servizi."
"Bisogna attivare un tavolo tra Regione Piemonte, ordine dei medici, associazioni di categoria, comuni del Territorio per trovare modalità che invoglino personale sanitario a venire a lavorare nel Vco, ad esempio ragionare su un possibile abbattimento delle addizionali regionali e comunali Irpef per tali figure. Infine una considerazione da omegnese, senza vis polemica con nessuno, ma tutti coloro che sostengono che con l'ospedale nuovo il COQ dovrebbe chiudere o fanno un errore di valutazione oppure non so cosa dicano. Mi pare che esiste certamente solo una possibilità che il COQ chiuda, cioè che l'Ospedale nuovo e unico venga realizzato ad Omegna (e le aree non mancherebbero -ex Girmi-Ex Bialetti), quindi chi ha il compito di fare programmazione sanitaria si assume la responsabilità (importante ) di scegliere e si agisca".