Il vino rosso, con il suo colore deciso e sensuale e il suo florilegio di aromi che varia a seconda del vitigno, è uno dei simboli delle eccellenze del Bel Paese. Per rendersi conto della sua importanza basta ricordare che, in Italia, ci sono oltre 350 vitigni autoctoni di rosso, un numero stellare. Nel momento in cui si decide di sorprendere i propri ospiti con una bottiglia speciale, può essere difficile orientarsi in questa gamma di alternative, soprattutto se non si hanno conoscenze di enologia.
Proprio per questo motivo abbiamo preparato questa guida, dove troverai i consigli sui migliori vini rossi del Bel Paese a seconda della zona (oggi come oggi, grazie al web e a e-commerce verticali come Tannico, sono tutti acquistabili comodamente senza spostarsi da casa propria, anche se un tour fra cantine ogni tanto ha il suo perché).
Iniziamo il nostro piccolo viaggio dalla Toscana, tra le Regioni caposaldo dell'enologia italiana, in particolare per quanto riguarda i rossi. Uno dei migliori a detta degli esperti di enologia è il Sangiovese, vino le cui uve crescono nelle zone più calde dell'entroterra, noto per le sue numerose sfaccettature espressive. Un esempio? Il sapore indiscutibilmente potente del Flaccianello della Pieve di Fontodi.
Per chi ama gli evergreen c'è anche il Chianti Classico, noto per la sua struttura complessa che si apre con note fruttate, ma non per questo non piacevole per il palato.
Parlare dei migliori vini rossi italiani vuol dire, per forza di cose, chiamare in causa anche la Sicilia. Tra i motivi rientra l'unicità dei suoi terreni che, tra minerali vulcanici e clima soleggiato, si prestano molto bene alla viticoltura.
A chi vuole farsi ricordare con una scelta enologica di livello premium, i sommelier esperti, professionisti interpellati molto spesso anche dai privati, suggeriscono delizie come il Josue Rosso Terre Siciliane, felice incontro tra il Nero d'Avola e la raffinatezza francese del Cabernet Sauvignon.
Da menzionare è anche il caso del Veneto, la Regione che, più di tutte a livello nazionale, produce vini (nulla di strano se si pensa alla numerose peculiarità del suo territorio che accoglie tratti alpini e zone dal clima più caldo).
Il primo nome a venire in mente quasi sempre non è un rosso - parliamo del Prosecco - ma ciò non vuol dire che, oltre ai bianchi, ci sia terra inesplorata. Lo dimostra il caso dell'Amarone della Valpolicella, considerato tra le perle della Regione soprattutto per via del suo particolare profilo aromatico, dominato dal contrasto tra la dolcezza della vaniglia e il carattere indomabile delle spezie.
Dal Veneto facciamo un salto in Piemonte, dove viene prodotto il Barolo, un vino rosso che è tra i migliori al mondo e che, per via della sua struttura si abbina molto bene a piatti saporiti, come per esempio quelli a base di carne rossa.