“Trieste è nostra”, era il motto slavo dei titini 80 anni fa, ed è una delle scritte apparse questa mattina alla foiba di Basovizza. “Un atto vigliacco – le parole del Comitato 10 Febbraio di Verbania - che non fa che confermarci la necessità di non accettare alcun passo indietro o revisionismo sulla tragedia dei tanti italiani uccisi per la sola colpa di essere nostri connazionali. È ancora più importante che i giovani partecipano lunedì 10 febbraio al Giorno del Ricordo, per dire basta a questi atti criminali. Esserci sarà il nostro modo per dire e riaffermare che non cederemo un millimetro sul ricordo delle vittime delle foibe”.