Il Comitato Salute Vco esprime forti preoccupazioni e delusione riguardo alla gestione del futuro sanitario del Verbano-Cusio-Ossola, a seguito delle ultime notizie che riguardano la riorganizzazione degli ospedali locali. In un comunicato, il comitato denuncia una serie di "orrori" che, secondo loro, stanno caratterizzando questa vicenda, a partire dalla gestione dell’informazione e delle decisioni politiche in merito alla sanità regionale.
La questione inizia nel gennaio 2025, quando il nuovo Assessore regionale alla sanità si reca a Roma per ottenere il parere del Ministero sulla ristrutturazione degli ospedali del Vco. "Ma nulla di ufficiale è stato reso pubblico", sottolinea il Comitato, aggiungendo che la notizia di un possibile ospedale unico nel territorio è stata diffusa alla stampa senza alcun fondamento documentale. Pochi giorni dopo, una nuova informazione opposta emerge, alimentando ulteriormente la confusione. Solo dopo oltre 40 giorni di "suspense", arriva il documento ufficiale: il Ministero dà il via libera al rifacimento del Castelli e del San Biagio, ma con la condizione di avere un solo Dea.
"Si torna a dieci anni fa, quando fu proposta l’idea di un solo Dea, una mossa per scatenare una risposta chiara dalla comunità", prosegue il comunicato. Il Comitato ricorda che, alla fine del 2015, i Sindaci avevano espresso una posizione unanime per un ospedale unico baricentrico, accompagnato da una rinnovata medicina territoriale attraverso le Case della salute. Tuttavia, quella decisione non è mai stata attuata, e il Comitato critica la Regione per aver ignorato le richieste del territorio.
Inoltre, la situazione è aggravata dalla mancanza di personale sufficiente per gestire un solo Dea in due ospedali. "Non solo non si è voluto ascoltare le voci concordi di Sindaci, operatori sanitari e cittadini, ma si è anche ignorata la realtà delle difficoltà quotidiane", affermano dal Comitato. Secondo loro, la Regione sta alimentando il conflitto senza mai giungere a una decisione definitiva, continuando a procrastinare e lasciando il territorio in balia di soluzioni inefficaci.
Infine, il Comitato denuncia che il progetto dell’ospedale unico baricentrico continua a non essere affrontato con la dovuta serietà, e le Case della salute rischiano di diventare un "simbolo vuoto" di una politica sanitaria che non ha mai preso forma. "Il treno è passato", concludono amareggiati, "e adesso ci aspettano anni di promesse difficili da mantenere". Il Comitato, purtroppo, si vede costretto a fermarsi, concludendo il comunicato con una critica finale alla Regione, accusata di non tutelare adeguatamente i cittadini del Vco.