Brutto episodio durante la partita di calcio giovanile tra Virtus Villa e una formazione di Novara, valida per il campionato Allievi provinciali Under 17, disputata domenica mattina al “Felino e Franco Poscio” di Villadossola.
Alcuni giovani calciatori della formazione ospite, espressione di una polisportiva della città di Novara che vanta la partecipazione a numerosi campionati giovanili, in varie discipline sportive, si sono resi protagonisti di una condotta inopportuna e fortemente antisportiva, che con il vero sport non c’entra nulla.
I ragazzi della formazione biancoazzurra sono stati oggetto di pesanti e reiterati insulti da parte dei pari età novaresi, durante tutto l’arco della gara e anche alla fine dell’incontro: insulti a sfondo razzista, di carattere discriminatorio e intimidatorio. Quando l’allenatore virtussino si è rivolto alla panchina ospite chiedendo di intervenire, lui stesso è stato oggetto di insulti da parte di alcuni giocatori.
Anche le rimostranze dei dirigenti della Virtus Villa presenti al campo non hanno sortito alcun effetto: l’allenatore e i dirigenti ospiti non sono mai intervenuti durante la partita e solo a fine gara si sono scusati, derubricando però il fatto a una semplice ragazzata. I giovani ossolani sono però rimasti molto colpiti dall’accaduto, considerando che molti sono anche più giovani per la categoria, e alcuni di loro sono anche scoppiati in lacrime.
I dirigenti biancoazzurri si sono rivolti anche all’arbitro, il quale sostiene però di non avere sentito nulla. Pare quindi che i colpevoli la faranno franca anche stavolta: non si tratta infatti del primo caso del genere che vede protagonisti i giocatori del sodalizio novarese, come osservano i dirigenti di altre società del territorio.
La Virtus Villa sulla propria pagina Facebook ha così stigmatizzato i fatti di domenica: “Questa mattina i nostri allievi hanno dimostrato un'educazione e un rispetto che pochi avrebbero avuto, hanno incontrato dei ragazzi davvero ineducati che hanno offeso dei ragazzi coetanei per una semplice partita di calcio, con offese che vanno oltre il limite. A noi dispiace che ci siano società che accettino dei comportamenti del genere. Nel nostro piccolo, invece, continueremo a giocare e a insegnare ai nostri ragazzi, il rispetto degli avversari al di là del colore della pelle e dell'aspetto fisico”.