Politica - 25 marzo 2025, 18:33

Quando l'amore virtuale ti svuota il conto corrente, il Piemonte approva la legge sulle truffe affettive

Via libera all'unanimità alla proposta del capogruppo della civica Magliano

Via libera all'unanimità alla proposta del capogruppo della civica Magliano

Via libera all'unanimità alla proposta del capogruppo della civica Magliano

Il Piemonte è la prima regione in Italia a dotarsi di una legge sulle truffe affettive online, che garantisce sostegno alle vittime che si sono viste svuotare il conto corrente e portafoglio da un amore inesistente. Palazzo Lascaris ha dato il via libera all'unanimità alla proposta di Silvio Magliano, capogruppo della civica Cirio Presidente.

I dati

Un fenomeno in aumento, come denuncia l'Osservatorio di ACTA: se nel 2023 in Piemonte le persone che si sono rivolte all'associazione erano poco più di 150, nel 2024 sono stati oltre 200. Sempre secondo i dati forniti, sono di più le donne (79%) a cercare sostegno, mentre gli uomini preferiscono mantenere segreta la truffa. Per quanto riguarda il dato sull’età, la maggior parte delle vittime ricadono nella fascia 40-59 anni (51% del totale nel 2024), quindi 60-79 anni (38%); quindi la fascia 20-39 anni (7%) e quella oltre i 79 anni (4%).

E le vittime arrivano a mandare migliaia di euro al finto amore online, che via web le ammalia e chiede soldi per progetti di vita. "Sto preparando una casa per noi due dove vivremo insieme" oppure "Mio figlio ha bisogno di aiuto", per fare alcuni esempi. L'intelligenza artificiale poi peggiora ulteriormente il quadro, perché permette di creare immagini finte.

Cosa prevede la legge

La legge chiede di attivare convezione con gli Enti del Terzo Settore attivi nell’ambito, attraverso le ASL, per il sostegno alle vittime di truffe affettive online con interventi di natura psicoterapeutica, assistenza nelle procedure per la denuncia, supporto anche domiciliare alle famiglie; l’istituzione di una sezione tematica presso l’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze; l’attuazione di una serie di campagne informative e di prevenzione, in particolare tra i giovani; la possibilità per la Regione di costituirsi parte civile nei procedimenti contro gli autori di truffe affettive.

Dal punto di vista finanziario la dotazione è di 20mila euro all'anno per tre anni (totale 60mila euro) per l'attivazione di campagna comunicazione. Novantamila anni per il triennio sono destinati alla creazione di sportelli psicologici.

“E’ significativo riconoscere che le persone vittime di truffe affettive – commenta Silvio Maglianosiano soggetti a una dipendenza affettiva di cui i criminali si approfittano per estorcere denaro e, ciò che è ancora più grave, generare un sentimento che provoca dipendenza, tanto che la vittima è disposta a ignorare segnali anche palesi. Preoccupa il dato di chi sceglie il silenzio, scegliendo di gestire in autonomia una crisi personale complessa che può generare gravi conseguenze”.

“Le truffe affettive – conclude Magliano – colpiscono la persona nella sua sfera privata, approfittandosi di situazioni di difficoltà, di solitudine, di bisogno di relazioni. E’ decisiva, in questo caso, la prevenzione: formare i giovani e informare i cittadini sui rischi che si corrono e le modalità per contrastarli".

I commenti

“Preziosa - ha aggiunto la consigliera regionale di FdI Marina Bordese - è l’informazione rivolta ai sindaci e agli amministratori locali, specie dei piccoli comuni, che rappresentano i primi interlocutori delle vittime e che pertanto debbono essere adeguatamente ‘attrezzati’ per indirizzare per la denuncia alle forze dell’ordine e per il supporto presso gli operatori sociali preposti”.

Il provvedimento ha ricevuto il voto favorevole della minoranza anche a seguito dell'approvazione di un emendamento di PD e AVS che chiede di demandare esplicitamente al servizio pubblico il coordinamento degli interventi di prevenzione e supporto alle vittime di truffa affettiva, in particolare al Ser.D (Servizio per le Dipendenze), riconosciuto come struttura deputata alla cura di tutte le forme di dipendenza, non solo della tossicodipendenza. 

"Ogni dipendenza merita rispetto per chi ne è affetto e deve essere affrontata con strumenti innovativi e privi di pregiudizi" sottolinea le consigliere di AVS Alice Ravinale e Giulia Marro.

“Abbiamo voluto inserire- aggiunge la capogruppo regionale del Pd Gianna Pentenero - un’integrazione fondamentale che sottolinea l'importanza del "coordinamento e collaborazione con i servizi pubblici per le dipendenze (Ser.D)", evidenziando la necessità di un approccio integrato e multidisciplinare nella gestione delle problematiche di dipendenza affettiva".

"Su temi delicati e sentiti dai cittadini, il Consiglio è capace di unirsi con senso di responsabilità, dimostrando compattezza e attenzione concreta alle fragilità sociali", ha concluso il Presidente del Consiglio Regionale Davide Nicco.

Cinzia Gatti

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