Avrebbe forse intonato “Fiesta” Raffaella Carrà per la 57ª edizione della Mostra della Camelia di Verbania, organizzata dal comune e dal Verbania Garden Club che ha registrato un migliaio di visitatori. La due giorni dedicata a questa produzione floricola tipica del lago Maggiore è stata una “…bella festa” in omaggio alla “più amata degli italiani”, all’avvio della primavera e della stagione turistica 2025 per la città di Verbania. E il pubblico, non solo locale, ma proveniente anche dalle vicine regioni con comitive di turisti tedeschi e francesi, ha mostrato di apprezzare l’abbinamento botanica e moda.
A partire dalla nuova cultivar di Camelia japonica “Raffaella Carrà”, selezionata dal florovivaista Antonio Savioli, color bianco purissimo, come bianco era l’abito che l’iconica soubrette sempre indossava nella prima puntata di ogni trasmissione, alla mostra dei costumi di scena: pezzi unici creati per lei tra il 1976 e il 2012 da Gabriele Mayer, Luca Sabatelli, Graziella Pera, Corrado Colabucci, maestri nell'arte della sartoria del varietà. L’accurata selezione di abiti per Villa Giulia è stata curata da Giovanni Gioia e Vincenzo Mola, custodi della prestigiosa “Collezioni Carrà”, che conta ben 350 creazioni uniche.
Circa 230, con alcune decine mai esposte, sono state le varietà di camelie ammirate dai visitatori e inserite in una coreografia elegante ed esemplare come arte del riutilizzo, firmata da Elio Savioli. Tutto esaurito anche per le visite guidate e i tour in motoscafo con 535 partecipanti registrati dall’ufficio turismo del comune di Verbania.
Ottima affluenza anche per il concerto del Quartetto Segovio a cura della Scuola Toscanini che ha concluso una manifestazione che coniuga natura, arte e turismo in un perfetto equilibrio, in omaggio alla bellezza.
Il sindaco Giandomenico Albertella: “Un’edizione di grande successo che inaugura il calendario d’eventi primaverile-estivo di Verbania e che si conferma capace di attrarre turisti e appassionati. La mostra affonda le radici nella storia della città, promuovendo la bellezza nella splendida cornice di Villa Giulia, che fa il resto. Ora guardiamo alla prossima”.