(Adnkronos) -
Da oggi, mercoledì 23 aprile, fino a venerdì 25 la salma di Papa Francesco sarà esposta a San Pietro per l'ultimo saluto. Alle 9 di oggi la bara sarà traslata dalla cappella di Casa Santa Marta alla basilica di San Pietro e dalle 11 fino a mezzanotte sarà possibile rendere omaggio al Pontefice. Domani giovedì 24 l'orario sarà più esteso, dalle 7 a mezzanotte, mentre venerdì le porte della Basilica saranno aperte dalle 7 alle 19. I funerali si terranno sabato 26 aprile: a Roma sono attese oltre 200mila persone.
Oggi è prevista alla Camera la commemorazione di Papa Francesco, una cerimonia comune alle 16 tra i due rami del Parlamento. Sono previsti gli interventi dei presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e di un esponente del governo, che dovrebbe essere proprio la premier Giorgia Meloni. Ogni gruppo prenderà la parola con un suo esponente. E' di ieri la decisione di proclamare "cinque giorni di lutto".
E' di ieri la decisione del governo di proclamare cinque giorni di lutto nazionaleper la morte di Papa Francesco, avvenuta lunedì 21 aprile. Secondo la circolare che regola questo tipo di situazione, le bandiere degli edifici pubblici sono poste a mezz'asta. Nel periodo di lutto le autorità pubbliche si astengono da impegni sociali, fatta eccezione per le manifestazioni di beneficenza. Sospese inoltre le partite di calcio di sabato, mentre "tutte le cerimonie" per il 25 aprile "sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e, quindi, con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno".
Il lutto nazionale viene proclamato nel caso della scomparsa di personalità di altissimo rilievo e di eventi drammatici che colpiscono profondamente il Paese. Furono per esempio proclamati tre giorni di lutto per la morte di Giovanni Paolo II. Venne proclamato il lutto nazionale anche per la morte dell'ex leader di Forza Italia ed ex premier Silvio Berlusconi. E accadde, inoltre, in occasione di eventi drammatici per il Paese come ad esempio il terremoto, eventi legati al maltempo o tragedie come il crollo del Ponte Morandi.
Al capo della Protezione civile Fabio Ciciliano è stata affidata l'organizzazione e la gestione dei funerali, a cui parteciperanno decine di leader provenienti da tutto il mondo, e della cerimonia per l'inizio del ministero del nuovo Pontefice. "Ci aspettiamo l'arrivo di 200-250mila persone", ha detto Ciciliano in un'intervista all'Adnkronos, delineando il funzionamento dell'enorme meccanismo di gestione e sicurezza che potrebbe avvalersi anche del sistema It Alert. "Per i funerali del Papa ci saranno dei maxi schermi lungo via della Conciliazione, a piazza Pia e piazza Risorgimento. Poi man mano che andremo avanti se dovessimo percepire un numero ancora più grande di persone ne saranno posizionati altri", ha detto dal canto suo il prefetto di Roma Lamberto Giannini.
A Roma sono attesi leader provenienti da tutto il mondo. La maggior parte dovrebbero arrivare sabato e ripartire in giornata. Un'eccezione sarà rappresentata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che arriverà venerdì con la moglie Melania. "Il presidente partirà venerdì mattina da Washington e rientrerà negli Stati Uniti sabato sera", ha spiegato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.
"Ci stiamo calibrando in base a quanto avvenuto in passato, per 170 delegazioni tra capi di Stato e di governo, ci siamo attenuti a questa cornice di massima", ha affermato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
La celebrazione si terrà a San Pietro ma Jorge Mario Bergoglio riposerà nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore. Il comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha previsto l'arrivo di almeno un centinaio di delegazioni straniere. Vladimir Putin non ha in programma di recarsi a Roma, ha rivelato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che il presidente russo "non ha piani del genere". Parteciperà invece il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha reso noto una fonte della presidenza. Sarà ovviamente presente la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha annullato gli impegni internazionali previsti per il fine settimana.
E mentre Taiwan ha annunciato quasi immediatamente l’invio di una delegazione ufficiale ai funerali di Papa Francesco, la Cina ha mantenuto un riserbo durato oltre 24 ore prima di esprimere un messaggio formale di cordoglio. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha dichiarato: "Negli ultimi anni, Cina e Vaticano hanno mantenuto contatti costruttivi e intrattenuto scambi amichevoli. La Cina è disposta a compiere sforzi congiunti con il Vaticano per promuovere un continuo miglioramento delle relazioni". Un messaggio sobrio, che riflette la complessa e ancora delicata natura del rapporto tra Pechino e la Santa Sede.
E' un silenzio che rimbomba invece quello di Israele. Perché se il presidente israeliano Isaac Herzog è stato tra i primi a esprimere le sue condoglianze su 'X', auspicando che l'appello di Francesco per la pace e il ritorno degli ostaggi possa realizzarsi, dopo di lui né il primo ministro Benjamin Netanyahu, né il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar si sono espressi.