Attualità - 25 aprile 2025, 19:03

Sanità nel Vco, Cigala Fulgosi: “Servono case, servizi e incentivi per attrarre i medici”

In un territorio di montagna sempre più in difficoltà nel reperire personale sanitario, i sindaci del Vco chiedono alla Regione di agire: “Vogliamo offrire una vera possibilità di vita qui, non solo un lavoro”

Sanità nel Vco, Cigala Fulgosi: “Servono case, servizi e incentivi per attrarre i medici”

Nel Verbano Cusio Ossola la sanità continua a scontare un grave problema di carenza di personale, soprattutto medico. Non si tratta solo di numeri e turni da coprire, ma anche – e sempre più – della capacità del territorio di rendersi attrattivo per chi, da fuori provincia o regione, dovrebbe scegliere di trasferirsi per lavorare nelle strutture dell'Asl Vco.

Il tema è stato affrontato durante l’ultima riunione della Rappresentanza dei Sindaci dell’Asl, come racconta il sindaco di Ornavasso Filippo Cigala Fulgosi, che è anche uno dei rappresentanti nella conferenza. L’idea, partita da un confronto diretto con il direttore generale dell’Asl Vco Cattel, è quella di proporre alla Regione Piemonte una modifica normativa per facilitare l’accesso degli operatori sanitari alle case popolari, inserendoli tra le categorie prioritarie previste dalla Legge Regionale 3/2010, accanto a forze dell’ordine e vigili del fuoco.

“Uno dei problemi principali che ci ha evidenziato il direttore generale è che molti medici e operatori sanitari che vengono da fuori non riescono a trovare casa – ha spiegato Cigala Fulgosi – e questo rappresenta una barriera concreta all’arrivo di nuove risorse nel nostro territorio.”

Per questo motivo, la rappresentanza dei sindaci ha sottoscritto una richiesta ufficiale alla Regione: un’integrazione all’articolo 11 della legge che riconosca anche agli operatori sanitari il diritto di accesso prioritario all’edilizia pubblica residenziale così come già accade per le forze dell'ordine e i vigili del fuoco.

Ma l’iniziativa non si ferma qui. Sul tavolo ci sono anche altre misure, pensate per facilitare il trasferimento e la permanenza degli operatori nel Vco, come l’accesso agevolato a nidi e servizi per l’infanzia, trasporti pubblici a condizioni favorevoli e incentivi tributari.

“Abbiamo pensato a un pacchetto di misure per rendere il territorio più accogliente, che comprenda anche l’asilo nido, i trasporti pubblici e magari qualche forma di agevolazione fiscale – ha aggiunto il sindaco – alcuni interventi sono complicati da realizzare perché di competenza comunale, ma stiamo cercando soluzioni condivise.”

L’Asl Vco, da parte sua, ha già avviato un micronido per i figli dei dipendenti, e sta lavorando con le amministrazioni per potenziare l’offerta su tutto il territorio. Anche questo è un tassello fondamentale del progetto Pas – Piano Accoglienza Sanitaria, promosso in sinergia con la rappresentanza dei sindaci.

Il nodo resta la scarsa attrattività del territorio rispetto ad aree urbane più grandi, ma soprattutto rispetto alla vicina Svizzera, dove le condizioni lavorative – anche per i sanitari – sono decisamente più vantaggiose.

È un tema complesso, ma bisogna partire da soluzioni pratiche: dare una casa, un nido, dei trasporti efficienti. È così che si può iniziare a cambiare passo” ha concluso Cigala Fulgosi, ribadendo che l’obiettivo non è solo “reclutare” personale, ma offrire una qualità di vita che renda desiderabile lavorare – e vivere – nel Vco.

Redazione

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